Sanità, Muscas (Sesto Civica): “Rivedere il Cup metropolitano e considerare la Società della Salute”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Fabrizio Muscas, capolista di Sesto Civica. Si parla di sanità.

Un programma per migliorare il rapporto dei sestesi con la sanità, articolato in due proposte parallele: da un lato una revisione complessiva del Cup metropolitano, dall’altro la riconsiderazione della posizione del Comune nei confronti della Società della Salute. È questa, in sintesi, la posizione del movimento Sesto Civica sul tema della sanità. “Un argomento molto delicato – spiega il capolista Fabrizio Muscas, noto medico cittadino – perché riguarda da vicino molte persone: intendiamo rivedere l’intero sistema del CUP metropolitano, un meccanismo che penalizza le fasce più deboli e incentiva le liste d’attesa, spingendo verso il ricorso alla sanità privata, con cui serve invece stabilire un’integrazione intelligente nell’interesse comune. Da medico a contatto quotidiano con i pazienti, posso affermare che non è più tollerabile che un abitante di Sesto sia costretto ad andare fino in Mugello o in Valdarno per fare degli esami o una visita, né che le persone vengano a Sesto da quelle zone”. E non è tutto: “Occorre – continua il medico, a sostegno del candidato sindaco Lorenzo Zambini – potenziare le capacità delle strutture locali, magari poliambulatoriali. Serve un rapporto diverso e più costruttivo con il privato per creare dei percorsi sanitari più snelli ma allo stesso tempo sicuri e garantiti dal sistema pubblico dei medici di famiglia, valorizzando anche le Farmacie come veri e propri presidi del Sistema Sanitario.

Occorre anche domandarsi se le Società della Salute, a distanza di oltre dieci anni dall’inizio della loro sperimentazione abbiano veramente apportato benefici nella gestione della sanità tali da giustificare le spese sostenute per i loro apparati. È sintomatico che in molte zone della Toscana non siano mai state messe in atto, ed è noto che nella maggioranza dei casi siano servite fino ad oggi prevalentemente per distribuire i fondi sociali pubblici. C’è da chiedersi se non sia sufficiente a questo scopo un semplice ufficio comunale”.

La proposta di Sesto Civica tocca da vicino anche i progetti in materia di welfare: “Su questo fronte – conclude Muscas – siamo per una nuova forma di impegno in cui gli sforzi del Comune siano indirizzati non solo a finalità assistenziali ma anche a nuove esperienze che prevedano, nell’utilizzo dei fondi sociali, per i giovani anche incentivazioni per esperienze lavorative, e per gli anziani sperimentazioni di affidamento di compiti socialmente utili”.

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