Non si placa il dibattito sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze in seguito, soprattutto, alle parole del ministro Danilo Toninelli, del governatore Enrico Rossi, del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, del presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai e del consigliere regionale di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori. Di seguito la presa di posizione di Paolo Gambaro e Benedetta Ammannati, amministratore del gruppo Facebook “W la nuova pista di Peretola“:
“In questi giorni i partiti al Governo discutono sulla opportunità di costruire la nuova pista di Peretola. La pista, essenziale per l’economia cittadina e regionale, è anche l’unica soluzione per gli abitanti di Peretola, Brozzi, Quaracchi e Le Piagge.
Con questo video, si vuol far vedere al “partito del popolo” come vive veramente il popolo.
Oggi sulle teste degli abitanti passano circa 100 aerei al giorno, con concentrazioni anche di parecchi passaggi in pochi minuti nelle ore di punta e soprattutto nella stagione estiva, che impediscono le normali attività come la conversazione o l’ascolto radiotelevisivo o radiofonico oltre ad impedire qualsiasi forma di riposo dalle 6 di mattina alle 12 di sera e oltre.
La nuova pista consentirebbe alle popolazioni di non essere più sorvolate dal momento che verrebbero sorvolati solo campi e non più abitazioni, scuole e residenze per anziani“.
Mi sembra un articolo pienamente condivisibile. Come mai i comitati “no nuova pista”, non citano mai le condizioni pazzesche del popolo di Peretola, Quaracchi, Brozzi? Migliaia di persone? Non sanno che con la nuova pista NESSUN agglomerato urbano sarà sottoposto a queste quotidiane sofferenze? Che gli aerei sorvoleranno zone di Prato e Sesto ad altezze di centinaia di metri, mentre quelle attuali sfiorano i tetti delle case e dei veicoli che transitano sull’A11?
E come sempre ci dimentichiamo degli abitanti di Quinto, certamente meno “sorvolati”, ma comunque lo sono anche loro (lo siamo anche noi).
……….io farei un prolungamento fino a signa con sotterranei x autostrada….e abbattimento di qualche edificio….. così si risolve il problema dei venti. ” non ci sono altre soluzioni ottimali “