1 ottobre 1928 – L’aeroporto a Peretola

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Fonte: G. Alegi, Una cicogna speciale, «JP4», luglio 1993

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

1 ottobre 1928 – L’aeroporto a Peretola

All’inizio del ‘900, sull’onda degli esperimenti dei fratelli Wright, anche Firenze si appassionò agli esperimenti di navigazione aerea. Nel 1910 la zona di Campo di Marte fu adibita ad aeroporto, ma lo spazio fra le case divenne presto insufficiente per le esigenze degli apparecchi sempre più sofisticati. Per questo motivo il 1° ottobre 1928, il consiglio provinciale di Firenze, decise di adibire al decollo e all’atterraggio una parte della piana compresa tra Peretola e Sesto Fiorentino, esattamente in località detta Cipresso del Nistro. L’inaugurazione avvenne il 4 giugno 1931.

All’epoca gli aerei decollavano senza una direzione obbligata. Solo dopo il 1938 le operazioni furono regolamentate grazie anche alla costruzione della prima pista in macadam orientata verso nord-est. Era lunga un chilometro e larga sessanta metri. Alla fine degli anni ’40 finalmente i primi passeggeri sbarcarono a Firenze. Con la ricostruzione dell’aerostazione e poi con l’illuminazione e allungamento della pista, avvenuti nel 1984, si cominciò a parlare, con cognizione di causa, di aeroporto vero e proprio. Nel frattempo però la città era cresciuta e la pista si dimostrò allo stesso tempo inadatta alle esigenze del capoluogo toscano, e troppo vicina all’abitato.

Firenze l’è un po’ stretta
e un’ ci si può atterrare
Peretola l’è un giochino
e non si può allargare (Leonardo Pieraccioni)

Da allora le polemiche sullo scalo aeroportuale del capoluogo fiorentino non si sono più placate. L’aeroporto, che nel frattempo ha assunto il nome di Amerigo Vespucci, è stato ulteriormente modernizzato. Nel 1992 è stato inaugurato l’edificio destinato agli arrivi. Nel 1994 è stato aperto il parcheggio proprio di fronte all’ingresso. Il problema più grosso è rimasto però quello della pista. Nel 1996 fu allungata di ulteriori 250 metri.

Il traffico passeggeri, da allora, è notevolmente aumentato, ma chiaramente non tutti gli aerei possono atterrare in una pista così corta. Non avendo più spazio da sfruttare in direzione nord-est è arrivato allora il progetto di una pista parallela all’autostrada del Sole.

La questione è aperta e dibattuta. Tra ricorsi e polemiche i fiorentini (e non solo) sono tornati a dividersi: sviluppo economico, Parco della Piana, sicurezza dei voli, rischio idrogeologico sono i nuovi motivi del contendere.
Non c’è niente da fare saremo sempre Guelfi contro Ghibellini.

DANIELE NICCOLI

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