16 aprile 1970 – Metello in Salimbosco

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Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

16 aprile 1970 – Metello a Villa Barbieri

Metello è un romanzo storico dello scrittore fiorentino Vasco Pratolini pubblicato nel 1955. Dal libro, che tratta le vicende di un giovane muratore negli anni a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, il regista Mauro Bolognini trasse un film che partecipò al 23° Festival di Cannes e che valse a Ottavia Piccolo il premio per la miglior interpretazione femminile e a Massimo Ranieri un Globo d’Oro.

Il protagonista della vicenda raccontata nel romanzo e nel film è Metello Salani, un giovane e irrequieto muratore che, dopo aver conosciuto da vicino gli anarchici fiorentini, sposa la causa socialista e lotta insieme ai colleghi per ottenere i giusti riconoscimenti economici.

 

Lo scioperante è un lavoratore che ha preso coscienza della sua condizione di sfruttato e deliberatamente affronta la lotta e sacrificisempre maggiori, onde rivendicare i suoi diritti

 

Metello, interpretato da Massimo Ranieri, è molto giovane e tutt’altro che insensibile al fascino femminile e così le scoperte del sesso, il matrimonio e gli intrecci amorosi si accavallano con le battaglie politiche, gli scioperi e i soggiorni in carcere.

Il film uscì nelle sale cinematografiche il 16 aprile 1970 e ottenne un buon successo anche grazie a un cast eccezionale che oltre alla Piccolo e a Ranieri comprendeva anche Renzo Montagnani, Tina Aumont e Lucia Bosè. Quest’ultima interpretava Viola la donna di mezza età che avvia Metello ai piaceri dell’amore e, che forse, senza mai ammetterlo, gli regala un figlio:

 

– E se rimango incinta icché tu fai?

– In questi casi ci si sposa

– Levatelo dalla testa. ce l’ho avuto un marito e se il Signore se l’è preso presto è proprio per farmi capire che il matrimonio non è per me

– Beh, che volevi che ti rispondessi, che sarei scappato dalla paura?

 

Quello che pochi sanno è che la sede degli incontri amorosi fra i due interpreti era una casa colonica di Salimbosco. La campagna sestese, Massimo Ranieri e Lucia Bosè: tre grandi protagonisti.

Il sottofondo musicale agli incontri è rappresentato da una celebre canzone dello stesso cantante-attore napoletano musicata da Ennio Morricone: Io e te.

Niccoli Daniele

 

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