17 settembre 1962 – Nasce il gruppo sportivo O. Ruini

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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

17 settembre 1962 – Nasce il gruppo sportivo O. Ruini

Il 17 settembre 1962 Luigi Gherardelli, vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Firenze diede vita al gruppo sportivo intitolato alla memoria di Otello Ruini un ufficiale dei Vigili del Fuoco morto il 7 dicembre 1958 a seguito di un’intossicazione da anidride carbonica contratta durante un incendio.

Il gruppo sportivo nacque con il proposito di occuparsi di canottaggio, di lotta e di pesistica, ma s’impose soprattutto grazie alla pallavolo quando questa non era stata ancora americanizzata in volley.

Nei primi undici anni della sua storia, la compagine fiorentina vinse cinque scudetti, si piazzò tre volte al secondo posto (due volte perdendo lo spareggio) e due volte al terzo. L’unico anno in cui rimase fuori dal podio fu il primo giocato in serie A, ma raggiunse comunque il quarto posto. Il primo scudetto, conquistato nel 1964, fu anche il primo conquistato da una squadra che non fosse emiliana.

Il decennio della Ruini fu caratterizzato da epiche sfide con la Panini Modena. A Firenze le partite si disputavano nel vecchio Palazzetto dello Sport di via Benedetto Dei che poi non era altro che la palestra dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci. Aveva una capienza del tutto inadeguata, tanto che nel 1971 l’eccessivo affollamento provocò un aumento dell’umidità tale da rendere scivoloso il parquet. L’allenatore dei modenesi, il professor Anderlini decise, con un gesto definito antisportivo anche dalla Gazzetta dello Sport, di ritirare la squadra dal campo. Il gesto gli costò la sconfitta a tavolino, ma i ragazzi della Ruini avevano già dimostrato di meritare lo scudetto visto che stavano vincendo due set a zero e otto a tre nel terzo set.

L’entusiasmo intorno alla Ruini era legato ai risultati, ma anche all’origine di molti dei sui giocatori. Molti, infatti, erano fiorentini doc, a cominciare da Aldo Bellagambi che fu allenatore-giocatore nell’annata del primo scudetto e poi solo allenatore. Chi non era di Firenze, spesso veniva da Sesto, dove la tradizione per la pallavolo era ancor più radicata. Il primo fu Luigi Zipoli che infranse quella che sembrava una regola granitica: i sestesi giocano solo nella Sestese. Il suo esempio fu seguito da Roberto Giorgi, da Massimo Ceccato, da Franco Del Giudice e dal fortissimo Andrea Nencini che, insieme a Erasmo Salemme e a Mario Mattioli, rappresentò per molti anni la spina dorsale anche della Nazionale italiana.

La squadra dei Vigili del Fuoco nel decennio a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 rappresentò l’emblema di una Firenze finalmente vincente nello sport: 1964 scudetto della Sestese nella pallavolo femminile; 1976 scudetto della Rari Nantes Florentia nella pallanuoto maschile; 1973-1974-1975 tre scudetti consecutivi della Robur Scandicci nella pallavolo femminile; 1968-69 lo scudetto della Fiorentina.

Daniele Niccoli

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