21 aprile 1932 – La stazione radiofonica al palazzo delle cento finestre

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Firenze 365

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

21 aprile 1932 – La stazione radiofonica al palazzo delle cento finestre

All’incrocio fra via de’ Cerretani e piazza Santa Maria Maggiore si trova un singolare palazzo che, sui quattro lati, dispone di una grande quantità di aperture tanto da essere chiamato il palazzo delle cento finestre. Già dal Quattrocento in questa zona esistevano numerosi edifici di proprietà di alcune delle famiglie più in vista di Firenze: Manovelli, Carnesecchi, Martini e anche Strozzi. Solo nel 1720 però si procedette alla costruzione di un vero e proprio palazzo davanti al quale si trovava all’epoca il gruppo scultoreo del Giambologna, Ercole con il centauro Nesso.

Dopo essere stato anche sede della Prefettura durante il periodo di Firenze capitale, dal 21 aprile 1932 il palazzo ospitò la stazione radiofonica dell’EIAR, antenata della RAI. La data non fu scelta a caso. Durante il ventennio il 21 aprile, data di fondazione di Roma, rappresentava infatti la festa ufficiale del fascismo.

Come prima trasmissione, la sede di Firenze mandò in onda, dal politeama fiorentino, il concerto sinfonico inaugurale. Dopo gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, emblematicamente rappresentati dalla radiocronaca della liberazione effettuata dai due operatori EIAR, Victor De Santis e Amerigo Gomez, Radio Firenze si occupò soprattutto di cultura. Ai suoi microfoni si alternarono scrittori e intellettuali tra cui Carlo Emilio Gadda che offrì un importante contributo alla realizzazione della rubrica più importante: l’Approdo.

Da Radio Firenze nacquero anche i primi programmi a quiz a cura di Sivio Gigli, le commedie radiofoniche e programmi d’informazione come il Gazzettino Toscano voluto da Omero Cambi, caporedattore della sede di Firenze.

Proprio per riempire il vuoto domenicale del Gazzettino fu ideato nel 1953 uno spettacolo leggero che nel giro di poco tempo riscosse un successo strepitoso: I’ Grillo Canterino. Trasmissione che portò alla ribalta personaggi come la Sora Alvara e Gano il duro di San Frediano che prendevano di mira i vizi dei fiorentini e che per questo sono entrati nel loro immaginario.

Una delle ultime memorabili radiocronache prima dello spostamento della sede risale al novembre 1966 in occasione dell’alluvione di cui a Roma non si appezzava la gravità. L’indimenticato cronista, Marcello Giannini, intervenendo in diretta al Tg della sera calò da una finestra un microfono in maniera da vincere le resistenze delle persone più scettiche:

Sentite il rumore? Questo non è un fiume è la via Cerretani,
è il cuore di Firenze invasa dall’acqua   (Marcello Giannini)

Secondo Vasco Pratolini con quel gesto Marcello Giannini riuscì elevare a dignità di notizia il semplice rumore.

Daniele Niccoli
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