Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
23 marzo 1837 – Nasce Virginia Oldoini
L’alleanza con Napoleone III nella seconda guerra d’indipendenza è considerata uno dei maggiori successi diplomatici del Conte Camillo Benso di Cavour. Per ottenere l’appoggio dell’imperatore Cavour usò vari tipi di armi. Una delle più efficaci fu l’avvenenza della cugina, Contessa di Castiglione. La celebre protagonista (a suo modo) del Risorgimento italiano era nata a Firenze in un palazzo sulle rive dell’Arno il 23 marzo 1837. Al momento del battesimo le erano stati imposti ben sette nomi, ma il primo, Virginia, apparve ben presto inadeguato vista la facilità con cui si lasciò andare alle avventure galanti.
Il precoce matrimonio con Francesco Verasis Asinari Conte di Castiglione la introdusse alla corte dei Savoia, dove si guadagnò i favori di Vittorio Emanuele II. Virginia era dotata di una bellezza e di un fascino non comuni, ma era anche una donna scaltra, spregiudicata, ambiziosa e indipendente. Molte, e molto chiacchierate, furono le sue relazioni con personaggi di rilievo come i fratelli Doria, il banchiere Rotschild, l’ambasciatore Costantino Nigra e lo stesso Vittorio Emanuele II. A dimostrazione della grande considerazione di se stessa, rimangono frasi come quelle che ebbe a pronunziare ad un suo spasimante:
Non credo che la vostra fantasia riesca a farvi immaginare la mia persona al di là dei vestiti. Essa è troppo bella e perfetta per la vostra immaginazione. Le forme di una fiorentina di antica stirpe superano ogni vostra comprensione (Virginia Oldoini)
Il matrimonio fu poco più che una facciata ma Virginia non era certo una di quelle donne che hanno l’esigenza di salvare le apparenze tanto che più di una volta definì pubblicamente il marito il “povero becco”. La vera svolta della vita della Contessa di Castiglione è comunque legata alla delicata missione presso la corte francese.
Cercate di riuscire, cara cugina, con il mezzo
che vi sembrerà più adatto, ma riuscite (Camillo Benso Conte di Cavour)
In Francia fu ospitata presso il castello di Compiègne dove riuscì a sedurre l’imperatore diventandone per un anno l’amante pressoché ufficiale. Suscitò invidia, scandalo e la furia dell’imperatrice Eugenia, ma raggiunse il suo scopo: l’Italia, prima partecipò alla guerra di Crimea e, poi, ottenne l’appoggio di Napoleone III contro l’Austria.
Conservò fino alla morte la vestaglia di seta verde con la quale, secondo lei, durante la notte passata con l’imperatore francese, cambiò le sorti dell’Italia. Avrebbe voluto essere sepolta con quella, ma gli eredi non rispettarono le sue volontà.
Daniele Niccoli
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