73esimo anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino. Era, infatti, il primo settembre 1944 quando alcune camionette cingolate dell’VIII Armata Inglese arrivarono in piazza Ginori. Fu la giunta comunale appena insediata come diretta emanazione del CNL ad accoglierle.
Le iniziative sono cominciate con la deposizione delle corone ai Cippi e al Cimitero Maggiore per proseguire con la messa alla Pieve di San Martino e il corteo diretto in piazza De Amicis dove hanno parlato Roberto Corsi, presidente ANPI Sesto Fiorentino, Alessio Ducci, presidente ANED Firenze, Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale della Toscana, e il primo cittadino Lorenzo Falchi.
“La città ebbe un ruolo importante nella sua liberazione – ha esordito Roberto Corsi -. È giusto che le giovani generazioni conoscano questa storia. Chi faceva la lotta armata aveva dietro l’appoggio del popolo. I sestesi reagirono con una forza incredibile e trovarono l’appoggio di varie associazioni. L’antifascismo è elemento forte non solo dell’Italia, ma dell’Europa intera. Lottiamo per la pace, la libertà e la giustizia come fecero i nostri partigiani“.
“A maggio portiamo i ragazzi a vedere i campi di concentramento – ha proseguito Alessio Ducci -. L‘Italia ha sempre avuto componenti fasciste e razziste molto forti. Nel 1946 venne ricostruito l’MSI per portare i neo fascisti al potere, negli anni novanta la nipote di Benito Mussolino è entrata in Parlamento. Parlo anche di razzismo in riferimento soprattutto alla Lega Nord. Siamo però sempre riusciti a evitare queste derive grazie ad alcune associazioni come l’Anpi e alla politica. Dobbiamo riaffermare la memoria storica. Chiediamo alla politica che si vada oltre le logiche personali ed elettorali“.
“Quella del primo settembre non è data qualsiasi – ha concluso Lorenzo Falchi -. Le truppe inglesi trovarono già una città liberata. C’era chi lottava per il fascismo e chi lottava per la libertà e la democrazia che sono valori sui cui si fonda la Costituzione. Valori forti ma anche molto fragili. I fatti degli ultimi tempi stanno lì a ricordare che le forze civili e sociali devono fare la loro parte per mantenere viva l’opera dei partigiani. Qualche tempo fa nella zona di Teramo la sala consiliare dedicata a Salvador Allende è stata addirittura data a Forza Nuova per un’iniziativa. Il Comune di Sesto ha sempre lavorato con le varie associazioni come l’Aned e l’Anpi. Accanto al ricordo dobbiamo portare avanti la cultura e tramandare l’opera di chi ha lottato. Al prossimo Consiglio comunale la giunta porterà una delibera che ribadirà il divieto di concedere spazi per iniziative neo fasciste. Dobbiamo far sì che i valori della Resistenza siano sempre vivi“.
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STEFANO NICCOLI