Nasce la Fondazione del Museo Richard-Ginori. Falchi: “Accordo storico”

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Falchi-Fondazione

Ci sono giorni destinati a entrare nella storia di una città. Sono le 11.33 di giovedì 19 dicembre 2019 quando il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, sottoscrivono nella sala Meucci della biblioteca Ernesto Ragionieri l’atto costitutivo della Fondazione Museo Archivio Richard-Ginori. L’immobile in viale Pratese, chiuso dal maggio 2014 e acquistato dal MIBACT nel novembre 2017 al prezzo di 700mila euro, dovrebbe riaprire entro il 2022.

Prima di tutto ringrazio le istituzioni. Pochi anni fa vivevamo una situazione ben peggiore. Oggi firmiamo un accordo storico – ha detto Lorenzo Falchi -. Per noi è una soddisfazione tenere la cerimonia in biblioteca dove la manifattura ha mosso i primi passi. È una firma piena di significati. È stato un percorso lungo e in quanto tale anche difficile. Ringrazio il ministro Franceschini, il presidente Rossi, i tecnici dell’amministrazione comunale di Sesto, i funzionari del ministero e della Regione. Senza impegno e passioni di tanti, non saremmo qui oggi. Siamo soddisfatti di poter segnare una pagina importante per la nostra storia e per la nostra cultura. Abbiamo intrapreso la strada della fondazione di partecipazione, aperta, quindi, anche a soggetti privati come, ad esempio, la Società di Mutuo Soccorso della Richard Ginori”.

Voglio sottolineare due aspetti interessanti: l’intreccio tra museo e lato produttivo e l’intreccio tra imprenditoria e intervento dello Stato – ha proseguito Enrico Rossi -. Non possiamo non ricordare l’intelligenza e l’impegno dei sindacati e dei lavoratori. Ringrazio la vicepresidente regionale Monica Barni che ha seguito tutto. Daremo un contributo importante all’avvio della Fondazione conferendo 800mila euro. Se la Fondazione verrà promossa, porterà tante visite al Museo. L’obiettivo è aprirlo ai cittadini della Toscana.

È una giornata da non perdere. Sarebbe stato terribile perdere la manifattura e il suo Museo – ha concluso Dario Franceschini -. La Fondazione unisce Comune, Stato e Regione. Il ministero si è impegnato per più di sei milioni. Una parte del pagamento è avvenuta attraverso opere d’arte. Abbiamo utilizzato la legge Guttuso secondo cui si possono pagare le tasse in opere d’arte anziché in denaro. E’ una grande operazione di recupero di una straordinaria collezione“.

Il Ministero per i beni culturali conferisce al fondo 100mila euro e il diritto d’uso dell’immobile e della collezione. La Regione Toscana concede al fondo 200mila euro oltre a 300mila euro per il 2020 e 2021 per la gestione/funzionamento. Il Comune di Sesto Fiorentino assegna al fondo 100mila euro e altrettanti per i prossimi due anni, anche in questo caso per la gestione/funzionamento.

STEFANO NICCOLI

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