Un primo bilancio di questa ennesima “missione” in Nepal del ciclo-ambasciatore Marco Banchelli, giunta oramai in prossimità della sua conclusione, non poteva che avvenire presso la sede del Consolato Onorario d’Italia a Kathmandu. Rispondendo ad un invito ricevuto ad un ricevimento, in uno dei primi giorni di permanenza direttamente da Pratima Pandey, nuovo Console Onorario d’Italia in Nepal.
A ricevere Banchelli, in assenza giustificata della signora Pandey, la sua “vice” Senior Office Sabina Shrestha. Tra l’altro, dai tempi in cui è stata chiusa l’Ambasciata ed istituito il Consolato (l’Ambasciatore di “zona” risiede a Calcutta), è stata la prima visita del ciclista fiorentino a questa rappresentanza ufficiale d’Italia.
In un comprensibile clima amichevole è stato tracciato un primo bilancio di queste settimane che hanno impegnato Marco Banchelli nelle svariate “tappe” del suo programma. Impressioni e commenti sono stati molto positivi e soprattutto hanno avuto una comune conclusione che, soprattutto per un paio di essi poco più che tracciati, possano esserci al più presto gli auspicati sviluppi.
Ma la signora Shrestha è stata anche molto curiosa di ascoltare alcuni momenti prettamente inerenti all’esperienza delle ciclo-avventure di Banchelli, anche al di fuori delle terre dell’Himalaya.
A conclusione, prima della stretta di mano e della foto di rito, un brindisi: non a base di spumante o qualche prosecco o vino italiano, ma ovviamente con la bevanda nepalese per ogni ora e stagione: il “chia” (cia), che poi sarebbe un the al latte.
La giornata di Marco Banchelli è poi proseguita anche con un particolare messaggio e augurio verso un altro mondo che gli sta molto a cuore, quello dello sport. E, indossando la divisa ufficiale della Federazione Italiana Baseball Softball, grazie al pensiero di Eva Trevisan, una delle più grandi giocatrici italiane di tutti i tempi del “batti e corri” al femminile, si è diretto nel centro storico di Kathmandu. Un centro distrutto o danneggiato all’80% dal sisma del 2015 e dove adesso già alcuni restauri sono completati ed in tutti i siti sono comunque attivi i rispettivi cantieri. E dalle pagode della capitale del Nepal il suo “in bocca al lupo” è come volato alle pagode del Giappone, a tutti gli atleti che gareggeranno con la maglia azzurra, e dove la prossima estate anche la stessa nazionale di softball sarà impegnata nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Ma ecco già arrivato il tempo per un nuovo smontaggio della “Kathmandu 53.23” (detta “Ballero Bike”…) e del suo ritorno nel magazzino di deposito del Campo Base del KGH. E così, ancor prima che termini questa, è già iniziata l’attesa della nuova missione del ciclo-ambasciatore Marco Banchelli per “lei”, la sua sempre più mitica, bicicletta.
MARCO BANCHELLI