L’appuntamento per le elezioni regionali è fissato per la fine di settembre. Da pochi giorni è iniziata la campagna elettorale di Susanna Ceccardi, candidata presidente per il centrodestra. Presente ieri in piazza del Duomo a Firenze per un comizio, l’ex sindaco di Cascina, attuale eurodeputata, ha parlato anche dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola.
Su questo argomento l’associazione In Pista, che in una nota afferma “Spiace non rilevare alcuna novità nei contenuti rispetto a quanto espresso nel passato“, pone dieci domande a Susanna Ceccardi:
“1 – È a conoscenza che la recente sentenza del Consiglio di Stato non è entrata nel merito del Masterplan che è quindi tuttora valido nei suoi contenuti? Su quali criteri concreti si basa la sua affermazione che il Masterplan non va bene e prende in giro i fiorentini?
2 – Lei sa che qualsiasi aerostazione in Italia necessità di una Certificazione di Enac che attesti la sicurezza dell’impianto e la sua conformità al ” Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli aeroporti”? Su che basi lei ritiene che l’attuale pista necessiti di essere messa in sicurezza? Lei pensa che Enac sia inadempiente nel consentire la operatività della attuale pista 05-23?
3 – Lei che recentemente ha definito “pura follia” insistere sull’attuale Masterplan, è disposta a prendere atto che questo sarà il futuro della nuova pista dell’aeroporto Vespucci una volta che la nuova procedura di Via sarà approvata?
4 – Lei concorda nel ritenere che ” lo sviluppo integrato degli aeroporti di Pisa e Firenze” che lei persegue non può che passare dal riconoscimento delle specificità economico- operative degli stessi? Lei concorda nel ritenere che i diversi bacini di utenza dei due aeroporti rappresentano il punto di forza del sistema aeroportuale Toscano nel suo insieme?
5 – Lei sostiene il Piano Nazionale degli aeroporti del 2017 che identifica nel polo unitario Firenze-Pisa uno degli asset strategici a livello nazionale?
6 – La vocazione di aeroporto prevalentemente “low cost” di Pisa confligge, a suo giudizio, con la diversa specializzazione del Vespucci di Firenze quale aeroporto più a servizio di traffico commerciale ed ” high spending” o ne rappresenta il necessario complemento all’interno di un sistema aeroportuale regionale?
7 – Lei è disposta a sostenere Toscana Aeroporti nel suo sforzo, congiuntamente ad Enac, di far approvare la nuova Via che si è resa necessaria a seguito della sentenza del Consiglio di Stato?
8 – Quali misure lei ritiene si debbano prendere per venire incontro alle necessità dei sorvolati della attuale pista 05-23?
9 – In qualità di candidata di uno schieramento politico che da sempre ha sostenuto la necessità della nuova pista, lei pensa di potersi impegnare nella assunzione di una posizione unitaria o dobbiamo attenderci una certa dialettica interna come da recenti esperienze del passato?
10 – Lei ritiene di poter concordare con l’affermazione che segue: “pensare di affrontare una questione eminentemente tecnica come un aeroporto con concetti del tipo ‘prima Pisa’, significa non capire che le sfide della modernità si affrontano facendo sistema e questo ci si aspetterebbe da un candidato alla presidenza di una Regione. Non certo messaggi divisivi ma contributi a trovare soluzioni che uniscono. La sola cosa da evitare è che, mentre si discute all’infinito e si attende che si affermi il concetto del prima qualcuno, non ci si rende conto che qualcun altro ad 100 km e 50 minuti di là dall’Appennino è già pronto a raccogliere questa sfida e farebbe un solo boccone di tutti i guelfi e ghibellini della nostra regione e delle loro anacronistiche dispute”.
È ciò che noi commentammo a seguito di un suo intervento del marzo scorso. Ci piacerebbe che lei, nel rispondere a questi 10 quesiti, potesse finalmente chiarire il suo pensiero e, magari, smontare certi nostri pregiudizi“.