Il bar “Maglione” del gruppo Sarni, all’ingresso autostradale di Firenze Nord nel Comune di Campi Bisenzio, ha iniziato a chiudere la notte dal 4 settembre scorso, senza dare motivazioni al personale, una decina di lavoratori a cui è stato imposto di prendere ferie/permessi.
Era già accaduto in questo drammatico 2020, in orario 22-6, che Sarni avesse chiuso i battenti per riaprirli al mattino con il primo turno di lavoro, ma non abbiamo dato molto peso alla cosa in quanto non accadeva spesso, da inizio anno forse 7/8 volte; il personale, con il nostro delegato sindacale, ha chiesto i motivi della chiusura al direttore di negozio, ma sembra che anche lui non sapesse i motivi della chiusura, o almeno questo ha sempre riferito.
Dal 4 settembre scorso il personale non lavora più la notte per la chiusura del locale, e viene richiesto ai lavoratori di entrare alle 5 per preparare i panini. Abbiamo cercato di capire le motivazioni della chiusura scrivendo a Sarni, ma niente, nessuno risponde, bocche cucite. La chiusura è solo la notte e questo fa pensare che ciò sia dovuto al fatto che la notte si vende poco, ma hanno un contratto con la società Autostrade in base a cui devono stare aperti anche se non vendono niente. Magari, è una supposizione, avendo la Direzione autostradale del 4° tronco a 200 metri dal bar, avranno pensato che forse la chiusura notturna passava inosservata e non avrebbero pagato penali.
Nel periodo del lockdown, dopo un momento di chiusura imposto dal governo, lo stesso esecutivo è tornato sui suoi passi facendo riaprire punti di ristoro nelle aree di servizio autostradali: figuriamoci se possono essere chiuse oggi senza validi motivi che peraltro dovrebbero essere forniti alla sala radio della società Autostrade. Non solo: gli addetti che dovrebbero lavorare nel turno notturno ricevono, d’ufficio e senza alcun consenso, ferie e permessi. Abbiamo scritto e parlato con la Direzione del 4° tronco: non sanno niente, anzi stanno facendo verifiche e sono già andati a chiedere spiegazioni al direttore della chiusura, che avrebbe riferito riferito cose diverse.
In questo momento particolare, riteniamo che il personale debba lavorare regolarmente: questi lavoratori hanno già subito ammortizzatori sociali con i ritardi di pagamento, è inammissibile dare ferie/permessi senza consenso e mandare il personale in negativo. Il prossimo anno, o quando un lavoratore avrà la necessità delle proprie ferie, non vogliamo ci siano pareri ostativi: queste persone hanno un contratto di lavoro che va su 24 ore 365 giorni l’anno, non va bene farle stare a casa senza risposte e quindi chiediamo la retribuzione delle ore non lavorate come giornate lavorative. Auspichiamo che la Direzione autostradale del 4° tronco intervenga immediatamente: questa situazione grottesca non può andare avanti in questa maniera, se qualcuno ha sbagliato paghi, ma non devono sicuramente pagare i lavoratori scelte aziendali sbagliate. Intanto, è stato indetto lo stato di agitazione: possibili scioperi in arrivo.
Umberto Marchi – Filcams Cgil Firenze