“Per troppi anni l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino è stata inerme di fronte al degrado che impera all’ex sanatorio Luzzi, per questo nei prossimi mesi dovrà essere la nuova amministrazione comunale a convocare un tavolo di lavoro con l’Asl e la Regione Toscana per riporre al centro il tema della sua alienazione ai privati”.
Così si esprimono Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, Angelo-Victor Caruso, coordinatore azzurro della Piana Fiorentina insieme ai candidati della lista di Forza Italia Monica Castro, Anzio Settimelli e Claudia Dominici, in vista del rinnovo del consiglio comunale di Sesto Fiorentino.
“Come noto, spiegano gli esponenti azzurri, l’ex sanatorio Luzzi, di proprietà dell’Asl, dopo essere stato occupato per tanti anni è stato sgomberato nel 2012 e da allora si trova nel catalogo delle alienazioni predisposto dall’Asl ma gli avvisi, scritti in italiano ed in inglese, nella speranza di trovare qualche investitore internazionale, non hanno mai dato i frutti sperati. Il complesso immobiliare, di oltre 6000 mq, con il suo castello medievale si trova alle pendici del sistema collinare di Monte Morello e rappresenta un elemento rilevante di eclettismo storicistico.
Da tempo risulta completamente sventrato, un vero e proprio relitto, dove è il degrado a farla da padrona. Nel 2011 era stato scoperto all’interno un ingrosso di droga. Dopo tanti anni di abbandono, anche istituzionale, verso la struttura, attaccano gli esponenti di Forza Italia, occorre invertire la rotta e dovrà essere l’amministrazione comunale a farsene carico convocando a Sesto Fiorentino un tavolo di lavoro, con l’ufficio patrimonio dell’Asl e la Regione Toscana per discutere delle prospettive future perseguibili per dare nuova vita all’immobile. Tutto ciò rappresenta una vera e propria priorità, concludono gli azzurri, nei mesi scorsi i residenti hanno informato della presenza all’interno di qualche senzatetto ed è ora di dire basta a degrado, illegalità ed insicurezza diffusa”.