Una serata all’insegna della chimica, fisica, biologia, informatica giuridica e molto altro ancora. Grande successo per “180 secondi di scienza“, l’evento tenutosi nella serata di venerdì 24 settembre alla biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino in occasione de “La Notte Europea dei Ricercatori 2021“. L’iniziativa si inserisce nel contesto di “Bright Toscana” organizzata dalle Università di Firenze, Siena e Pisa con il sostegno della Regione Toscana.
In soli tre minuti di tempo e senza l’ausilio di presentazioni e supporti video, undici ricercatori dell’Area di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Consorzio LaMMA (entrambi con sede al Polo scientifico di Sesto Fiorentino), hanno raccontato la scienza con diverse tematiche e prospettive.
A sfidarsi sono stati:
- Riccardo Benedetti (Consorzio LaMMA) – Il gioco della probabilità;
- Carlo Brandini (Cnr-Ibe – Conzorzio LaMMA) – Una zuppa di plastica;
- Anita Maienza (Cnr-Ibe) – Terra, terra, terra;
- Francesco Romano (Cnr-Igsg) – Semplificare il linguaggio delle leggi e della Pubblica Amministrazione;
- Cristiano Riminesi (Cnr-Ispc) – Le statue intelligenti ci dicono come stanno –
- Chiara Giuliacci (Cnr-Ispc) – SMART-CON: Accademia dei Georgofili e Osservatorio Ximeniano tra storia e scienza nell’era digitale;
- Alessio Dessì (CNR ICCOM) – Chimica: questione di feeling;
- Andrea Marchionni (Cnr-Iccom) – Fame chimica. Il fabbisogno di elementi chimici della società attuale;
- Carmen Moreno-Marrodàn (Cnr-Iccom) – Il viaggio della plastica;
- Alessandro Rossi (Cnr-Ifac) – Missione di deflessione asteroidale DART-LICIACube;
- Francesco D’Amato (Cnr-Ino) – Atmosfera, inquinamento e luce.
I ricercatori sono stati giudicati sull’efficacia comunicativa e sull’interesse del tema presentato da una giuria composta da sette membri: un esperto di comunicazione, due rappresentanti della Sezione Soci Coop di Sesto Fiorentino e Calenzano e quattro giornalisti (presente anche TuttoSesto).
Ad avere la meglio sul primo aspetto (efficacia comunicativa) è stato Alessio Dessì con “Chimica: questione di feeling“. Il giovane ricercatore, paragonatosi al Cupido della chimica, ha spiegato al pubblico, con una retorica degna di un attore, il meccanismo d’incontro tra due molecole.
Anita Maienza, invece, ha trionfato sotto il profilo dell’interesse del tema con “Terra, terra, terra!“. La ricercatrice dell’Istituto per la BioEconomia (IBE) ha illustrato la vita del Collembola, insetto con dimensioni, di norma, inferiori a cinque millimetri che vive sotto terra.
L’iniziativa è stata anche l’occasione per far conoscere ai cittadini le attività svolte al Polo scientifico, vicino al centro di Sesto, ma allo stesso tempo poco conosciuto da gran parte dei sestesi e dei fiorentini. A tal proposito Roberto Pini, direttore dell’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC), ha dichiarato: “Vogliamo che il Polo sia una risorsa, non un problema. Deve essere un luogo di cultura, dovrebbe diventare un’isola felice come lo sono tanti campus in Europa“.
“Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all’infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza“. (Bertoltt Brecht)
STEFANO NICCOLI