C’è anche il sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, tra gli indagati per il crollo del muro di Dietropoggio che ha causato la morte di Federica Pastacaldi. Su questa vicenda si esprimono così, in un comunicato stampa, Daniele Baratti e Americo D’Elia, capigruppo rispettivamente della Lega e di Fratelli d’Italia:
“Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Prestini, ma è evidente che da ora in avanti il problema sarà anche politico in quanto siamo di fronte ad un vero e proprio macigno sul quale è necessario fare luce al più presto.
Noi siamo garantisti e riteniamo che si debba rispettare il principio costituzionale della presunzione di innocenza anche se si fa presto a parlare di giustizia e invocare la trasparenza quando riguarda l’altra parte come ha fatto per anni la sinistra. Noi siamo garantisti sempre, non giudichiamo Prestini sulle vicende giudiziarie ma per il vuoto politico che ha dimostrato in questi anni da sindaco.
Al momento non chiediamo le dimissioni di nessuno, tanto più di un sindaco eletto dai cittadini, piuttosto ci aspettiamo che Prestini venga in aula a chiarire alcuni aspetti della vicenda ai consiglieri comunali evitando di “trincerarsi” dietro l’indagine aperta come ha fatto durante l’ultimo consiglio comunale.
In quest’ultima occasione, infatti, avevamo chiesto di sapere se erano state rilevate anche altre situazioni critiche sul nostro territorio e l’evoluzione della vicenda del muro di Settimello. Domande a cui non abbiamo ricevuto risposta pertanto risulta importante fare chiarezza.
Esprimiamo piena fiducia nella Magistratura. Tuttavia presumiamo che questo fatto indebolirà la posizione del sindaco e gli toglierà la concentrazione sulla città”.