Ingegnere delle vertigini, erede del barocco, sono solo alcuni dei modi in cui è stato definito dalla critica Riccardo Pagni, artista toscano scomparso nel 2017. Alla sua visione artistica La Soffitta Spazio delle Arti a Sesto Fiorentino, dedica una mostra nazionale all’artista dal titolo “Riccardo Pagni 1936-2017: Acrilico, disegni, incisioni, piccola selezione di opera su carta” che sarà allestita presso lo spazio di espositivo di piazza Rapisardi a Colonnata dal 13 febbraio al 2 marzo.
L’inaugurazione sarà domenica 13 febbraio alle 10.30 alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Sesto Fiorentino Jacopo Madau e del presidente dell’Unione operaia di Colonnata e responsabile de La Soffitta Spazio delle Arti, Francesco Mariani.
Sono 80 le opere presenti a La Soffitta tra dipinti, disegni, tecniche miste, acquerelli e incisioni, provenienti da collezioni private.
Il Gruppo La Soffitta ringrazia Viviane la moglie di Riccardo Pagni “che si è messa a disposizine per organizzare questa prima mostra nazionale”.
Quello ospitato dalla Soffitta sarà un vero e proprio viaggio attraverso le opere dell’artista nato il 24 aprile del 1936 a Forte dei Marmi. Pagni si è formato presso l’accademia di Carrara e il Liceo artistico di Firenze, per poi avvicinarsi dapprima all’architettura e in seguito, dal 1968 al 1975, al lavoro come grafico per arrivare infine a dedicarsi totalmente alla propria produzione. Ginevra, Parigi, Stoccolma, Basilea, sono alcune delle tappe che hanno caratterizzato il suo percorso artistico, contraddistinto infatti anche dai tanti viaggi attraverso l’Europa. Dal 2002 ha vissuto e lavorato a Ginevra; numerose le mostre in gallerie e musei che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni, così come hanno lasciato il segno le sue opere monumentali in aeroporti, centri urbani e centri industriali.
Ed il viaggio è proprio uno dei temi cari a Pagni che scriveva “40.000 chilometri per 40 anni a 8 ore al giorno sono 6 anni. Ho vissuto 6 anni su 4 ruote che girano inesorabilmente. Quindi l’auto non è più meccanica usuale ma diventa domicilio. Luogo in cui ho sognato, mangiato, ascoltato, pensato, baciato, disegnato, pianto, amato, fantasticato, bevuto e riso. Visto il Mediterraneo e il Mare del Nord; guardato mia moglie guidare, guardato mia moglie dormire. Convertibile… come il vecchio desiderio di mettere tutto a nudo”. Tanti i soggetti ricorrenti della sua produzione artistica, dagli oggetti volanti, sui quali Pagni lavorò a lungo, all’indagine sul maschile e femminile, dal tempo al gusto per il gioco fino al confronto tra uomo e macchina, il tutto vissuto attraverso la lente di una visione onirica che è anche spazio di riflessione.
La mostra a La Soffitta sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Lunedì chiuso.
Ufficio stampa Settepuntozero