31 marzo 1946 – I sestesi e la la pallavolo

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Sesto com'era

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

31 marzo 1946 – I sestesi e la la pallavolo

Le truppe americane presenti in Italia durante la Prima Guerra Mondiale erano solite impiegare il tempo libero sfidandosi in un gioco inventato, una ventina di anni prima, da W.G. Morgan, un istruttore di educazione fisica dell’Università del Massachussets: la Palla a Volo.

Nell’Italia fascista fu proposta come attività ricreativa dalla Opera Nazionale del Dopolavoro, un’istituzione che il regime utilizzava per ridurre le contestazioni proprio grazie alla pratica dello sport. A Sesto fu proprio il segretario del dopolavoro aziendale della Richard-Ginori a introdurre il gioco della Palla a Volo. Era il 1939 quando Rolando Cirri decise di avviare a questa nuova disciplina una quindicina di giovani atlete dipendenti della Manifattura. L’anno successivo sarebbe stata la volta della squadra maschile.

Nel 1941 lo stesso Cirri riuscì a mettere a disposizione degli atleti campi tecnicamente adeguati per le gare e per gli allenamenti. Si trovavano lungo via XX settembre nell’area dell’attuale campo sportivo di Doccia. Al momento dell’inaugurazione, con una prosopopea degna del periodo, furono definiti i più belli del regno. Nel 1943, dopo alcuni successi nei campionati provinciali, l’attività agonistica fu interrotta a causa del precipitare degli eventi bellici. Subito dopo la guerra l’attività sportiva riprese con maggiore vigore. Furono soprattutto gli sport più popolari a fare proseliti. Al Fronte della Gioventù trovarono sede le associazioni del calcio, del ciclismo e dell’atletica. Quest’ultima si divise in tre discipline: atletica leggera, atletica pesante e pallavolo. Nel 1947 la Pallavolo Sestese, per dar vita a una squadra più forte, si fuse proprio con la squadra del dopolavoro della Richard-Ginori. I frutti dell’operazione si sarebbero visti negli anni successivi.

Intanto il vulcanico Rolando Cirri, che aveva pubblicato due manuali sulla Palla a Volo, era convinto che il movimento pallavolistico dovesse superare i limiti imposti dal fascismo che lo aveva inserito tra gli sport amatoriali, e dovesse diventare a pieno diritto uno degli sport agonistici controllati dal Coni:

 

Non siamo dell’idea che la pallavolo, sport giovane spinto nel futuro, possa trarre vantaggio dalla sua storia. Pensiamo piuttosto che, almeno per l’Italia, la storia, questo sport, se la debba costruire vivendo e prosperando (Rolando Cirri)

 

Il 31 marzo 1946 riuscì a riunire a Bologna i dirigenti delle principali squadre italiane. Quel giorno nacque la Federazione Italiana Palla A Volo. Primo presidente fu Arnaldo Eynard, Sei dei ventotto fondatori della FIPAV erano sestesi: Rolando Cirri, Berta Faggi, Vera Giagnoni, Vando Conti, Bruno Mannini ed Enzo Panerai. Le due ragazze sestesi erano le uniche donne presenti.

Niccoli Daniele

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