Il tema del rispetto dell’ambiente e della cura del territorio stanno trovando sempre maggiori sensibilità. La comunità di Calenzano ha sempre avuto un’attenzione particolare ai temi dello sviluppo sostenibile e della salvaguardia del suolo… ma non basta! Dobbiamo ripensare tutti i modelli, anche a livello locale. Sono termini perentori quelli che sono stati espressi durante il terzo laboratorio programmatico organizzato dalla coalizione di Centrosinistra a Calenzano.
Anche se questo comune ha alle spalle una lunga storia di sensibilità e attenzione al territorio (basti pensare alle lungimiranti opere realizzate per il governo delle acque come le vasche d’espansione, i depuratori, l’invaso di Bilancino), i cittadini non possono sottrarsi dalle responsabilità che derivano dal fallimento di tutti gli obiettivi dei Governi mondiali sul tema del surriscaldamento globale e dell’inquinamento atmosferico.
E se da un parte qualcuno lamenta l’indisponibilità di molti a rinunciare ai propri stili di vita, fatti di Suv, aerei low cost, crociere a bordo di condomini galleggianti ecc la voce di coloro che considerano insostenibile questo modello diventa un coro, soprattutto tra i più giovani.
Quegli stessi giovani che potrebbero rappresentare una svolta concreta, a partire dal ritrovato interesse verso le attività rurali, abbandonate e trascurate nell’ultimo mezzo secolo, ma che stanno riscoprendo proprio nelle nuove generazioni un concreto desiderio di fare impresa.
Alla fine di un confronto appassionato che ha visto la partecipazione di tanti cittadini al circolo Arci di Settimello, alla candidata sindaca Maria Arena è toccato il compito di riportare a sintesi le tante considerazioni, proposte e idee messe sul tappeto.
“Dobbiamo spingere l’acceleratore sulle scelte già avviate – ha detto – come il grande parco urbano delle Carpugnane e il parco agricolo di Travalle ed avviare dei progetti di recupero ambientale delle aree ex Polveriera e dei molini di Vice e Valigari, oppure come la Comunità energetica. Ma dobbiamo anche fare scelte innovative che invertano alcune tendenze -ha continuato la candidata sindaca-, come pensare continuamente al nostro territorio nella sua interezza, aree urbane e aree rurali restituendo slancio alle attività agricole e forestali, creando un Piano Regolatore di campi e boschi”.
“Ho compreso che due punti di debolezza delle politiche ambientali sono la comunicazione e la burocrazia, – ha detto poi Maria Arena -, temi trasversali quando si parla di pubbliche amministrazioni. A noi spetta il compito di aiutare e assistere cittadini e imprese a diventare più green; per questo creeremo nella prossima legislatura in Comune uno sportello per lo Sviluppo Sostenibile, per semplificare, promuovere e aiutare le politiche e le pratiche legate all’ecologia e alla salvaguardia di ambiente e territorio”.
Ufficio stampa Maria Arena