Nel primo pomeriggio del 15 marzo l’operazione “Case Sicure” della Questura ha portato così all’arresto di due giovani di origine campana di 19 e 28 anni, accusati in concorso tra loro di una truffa aggravata ad un’anziana a Sesto Fiorentino (FI).
Come quasi sempre accade in questi casi, la vicenda, secondo quanto ricostruito dagli investigatori di via Zara, sarebbe cominciata con una telefonata sulla linea fissa dell’abitazione della vittima. Questa volta il truffatore di turno si sarebbe presentato come maresciallo dell’Arma, invitando figlia e genero dell’anziana ad uscire di casa per andare a ritirare in centro a Firenze delle importanti quanto riservate notifiche giudiziarie.
Ultimata la primissima fase del ben articolato raggiro telefonico, la coppia si sarebbe messa in viaggio, lasciando sola la persona che di lì a poco sarebbe stata oggetto della seconda fase della truffa.
Trascorso qualche minuto, ecco squillare nuovamente il telefono dell’abitazione: dall’altra parte della cornetta ancora il fantomatico carabiniere che puntualmente avrebbe informato la 90enne che la figlia avrebbe investito una persona sulla strada per Firenze, rischiando quindi la galera se l’assicurazione della controparte non fosse stata immediatamente risarcita, in contanti o anche con gioielli preziosi.
Alla malcapitata, presa ovviamente in contropiede dalla scioccante notizia, non sarebbe restato che darsi da fare per racimolare l’ingente somma di denaro richiesta per salvare la figlia dal carcere.
Così, mentre quest’ultima stava aspettando, ferma con le quattro frecce in zona Stazione, una gazzella che ovviamente non è mai arrivata, la madre, impegnata costantemente al telefono, avrebbe aperto la porta ad un altro falso carabiniere.
Mentre il complice intratteneva la vittima (bloccandole quindi la linea telefonica), il sedicente militare si sarebbe fatto consegnare bracciali, collane, orecchini, anelli e orologi d’oro, fino a svuotare completamente la cassaforte della padrona di casa la quale avrebbe anche aggiunto sopra la somma di circa 3000 in contanti.
Con uno zainetto visibilmente pieno in spalla, il giovane si sarebbe congedato pronto a raggiungere un secondo uomo al volante di un’auto parcheggiata in strada, vicino al luogo del delitto appena consumato.
Ma una volta fuori dall’appartamento, i due presunti complici si sono ritrovati circondati dai Falchi della Squadra Mobile ai quali non è rimasto che consegnare loro il malloppo del colpo mandato in fumo.
Nel giro di pochi istanti gli investigatori hanno suonato all’anziana derubata che, con grande gioia, è potuta rientrare in possesso di tutti i suoi preziosi averi, ringraziando gli agenti della Polizia di Stato.
Di lì a poco, infine, la figlia, che nel frattempo si era insospettita anche dal fatto di non riuscire a mettersi in contatto con la madre al telefono, ha allertato il 112 Nue, trovando subito conferma della disavventura appena vissuta con la sua famiglia e alla quale il pronto intervento della Squadra Mobile ha messo un punto definitivo, con tanto di lieto fine per le vittime.
In merito alla vicenda si precisa tuttavia che l’effettiva responsabilità degli indagati e la fondatezza delle ipotesi d’accusa a loro carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento le persone arrestate sono assistite da una presunzione di innocenza.
Questa mattina la signora, vittima nei giorni scorsi della truffa a Sesto Fiorentino e alla quale sono stati restituiti tutti i suoi averi dai Falchi della Squadra Mobile di Firenze, ha voluto personalmente ringraziare la Polizia di Stato.
La signora Paola, questo il nome della donna, è stata ricevuta dal Questore Maurizio Auriemma che l’ha omaggiata di una spilla raffigurante l’aquila d’oro, simbolo della Polizia di Stato italiana.
La stessa, commossa, ha espresso la sue emozione: “ringrazio questi angeli custodi (riferendosi ai poliziotti) che vegliano sempre su di noi!”
Polizia di Stato
Senso del dovere, di responsabilità alta professionalità.. Non è la prima volta che la Polizia di Stato si mette in opera per questi interventi grazie anche a le Scuole della Polizia di Stato sono le prime in Europa.