Madau (SI): “PD poco serio, porteremo avanti le nostre battaglie fino alla fine”

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Vi abbiamo riportato l’intervista esclusiva di Tuttosesto.net a Giulia Barducci, Sara Martini e Claudia Pecchioli che traghetteranno il Partito Democratico di Sesto Fiorentino al congresso del prossimo anno (LEGGI QUI). Di seguito la replica di Jacopo Madau, capogruppo di Sinistra Italiana:

Comprendiamo il momento di difficoltà, la confusione, e quanto sia difficile la vita da ultimi giapponesi nella giungla costretti a difendere contro l’evidenza un’esperienza fallimentare come quella della Giunta Biagiotti. Questo non esime nessuno, nemmeno Martini, Barducci e Pecchioli dal dovere di informarsi prima di dare giudizi, a meno di non voler inseguire qualche formazione populista sul suo terreno. Prospettiva rispettabile, ma del tutto
inadatta a chi, appena tre mesi fa, si candidava a governare.

Ormai a corto di idee, il PD ha rinunciato anche alla cultura di governo e alla responsabilità. E’ allibente sentire citare ancora una volta, in maniera strumentale, la vicenda dell’inceneritore, confondendo il piano politico con quello amministrativo come già hanno fatto Parrini e Incatasciato, non esattamente gli ultimi arrivati. Il punto che il PD elude è quello della volontà: ormai l’inceneritore ‘accade’, come la pioggia, si farà, ma nessuno lo vuole. Ad essere rimasto in campagna elettorale è chi ancora dice che va fatto perché è tutto già deciso: perché, invece, il PD sestese non va davanti ai cittadini a dire ‘lo vogliamo’?

Perché, invece di parlare in generale di lettere alla città metropolitana e ai parlamentari, Martini, Barducci e Pecchioli non parlano dei contenuti? Il sindaco ha scritto a Nardella per chiedere conto dei soldi promessi in campagna elettorale per il ripristino del 18, soldi, a detta del sindaco metropolitano, pronti per essere spesi. Perché non chiedono di conto al loro compagno di partito che, per inciso, nel suo ruolo istituzionale non avrebbe potuto fare spot elettorali per nessuno, cosa che, a quanto pare, ha scelto invece di fare?

Ai Parlamentari abbiamo chiesto di intervenire per scongiurare la chiusura del CMP, messo a rischio dal piano di privatizzazione del Governo Renzi, lo stesso Governo che in pieno patto del Nazareno ha nominato alla Presidenza di Poste un’esponente di Forza Italia. Perché non raccontano fino in fondo tutto questo? Forse per non arrossire per la vergogna di far parte di un partito di destra che finge di essere di sinistra? Di qui, forse, la necessità di gettare fumo negli occhi su scuole e cantieri: per tutta l’estate sono andati avanti numerosi interventi di messa in sicurezza e manutenzione, non da ultima l’installazione della rete antisfondellamento alla Vittorino Da Feltre. Basta chiedere o leggere i giornali per essere informati. Così come gli interventi sulle strade, prossimi a concludersi con alcuni giorni di ritardo comunicati e condivisi con le categorie economiche, attraverso un dialogo che probabilmente è mancato nel recente passato della nostra
città.

Al PD e alle opposizioni lanciamo l’appello ad abbandonare la contrapposizione netta e controproducente della campagna elettorale. Si è votato il 19 giugno, i sestesi hanno scelto e il PD ha il dovere di accettare il risultato, non di viverlo come un reato di lesa maestà. Chi spera di isolare Sesto, chi spera di metterci in difficoltà facendo leva su qualche sacca di potere sappia da subito di aver preso un abbaglio. Abbiamo un mandato chiaro che onoreremo fino in fondo, senza farci intimorire e senza sottrarci al confronto, con la chiarezza delle idee e la certezza di poter cambiare, da sinistra, la nostra città”.

 

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