Tauriello (FI): “L’amministrazione non ha un progetto per il rilancio del Museo Ginori”

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Noi di Forza Italia siamo profondamente delusi, l’amministrazione sestese non ha alcun progetto complessivo di rilancio del Museo Richard Ginori e navigando a vista, senza nocchiere ed in gran tempesta, l’amministrazione non trova altro argomento che appellarsi al Ministro della Cultura dichiarando la propria totale incapacità ad affrontare la questione.

Dove vuole portarci questo nocchiere, che anche ieri sera ha dato segni di disorientamento, non è dato sapere. Certo tutto questo non va nella direzione promessa in campagna elettorale e ci auguriamo che la questione del Museo possa trovare presto una sua rapida soluzione anche se il timore è che la questione si sia inesorabilmente incagliata“.

Si esprime così, a caldo, Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino dopo aver partecipato ieri pomeriggio alla commissione consiliare sul futuro del Museo della manifattura di Doccia.

“Di tempo ne è stato perso fin troppo e il tempo risulta essere tiranno in questo caso visto che le preziose opere del nostro straordinario museo deperiscono nell’indifferenza generale. Ieri dopo che per mesi Forza Italia ha chiesto un dibattito sul futuro del Museo, il Sindaco Falchi ed il prof. Montanari non hanno avanzato alcuna proposta se non quella di chiedere un forte intervento del Ministro Franceschini. Visto che le aste per la vendita del Museo sono nel tempo andate tutte deserte, quale è la strada che l’amministrazione sestese intende percorrere? Se si ritene proficuo perseguire sulla strada della fondazione di partecipazione che metta insieme Comune, Regione, Ministero ed una cordata di privati, l’amministrazione sestese non può rimanere inerme ma deve attivarsi prontamente come capofila del progetto. Per salvare il Museo Ginori dal degrado servono fatti: l’amministrazione sestese promuova un appello pubblico a privati, mecenati, antiquari ed istituzioni bancarie, convochi in Comune gli esponenti del mondo della cultura, gli imprenditori locali e le banche del territorio e dopo aver presentato un progetto di tutela, valorizzazione e rilancio del Museo, chieda a tutti loro uno sforzo per uscire dal guado e ridare centralità a quella galleria delle statue come fu chiamato il Museo dal Marchese Ginori.

D’altronde si tratta di sostenere la ripresa e lo sviluppo di un Museo che non è solo patrimonio di tutti i Sestesi ma dell’intera comunità nazionale e che può e deve diventare polo di attrazione culturale internazionale data la sua peculiarità”, conclude Tauriello.

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