D’Elia (M5S), replica al vicesindaco Panzi in merito alle politiche sociali

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del capogruppo  del Movimento 5 Stelle di Calenzano:

Venerdi   scorso è apparso sul giornale Bisenzio sette una lettere del Vicesindaco Panzi che lamentava la scarsa attenzione della politica locale e nazionale sul tema sociale, sugli sfratti sempre più frequenti, sulla povertà che sta colpendo anche Calenzano .

Se quella lettera  doveva servire per scuotere gli animi delle pecorelle smarrite, delle tante sinistre che come sempre prima delle elezioni si frantuma in mille schieramenti ben venga.

Ma se quella lettera doveva servire per scuotere la politica, soprattutto quella locale, gli dico che è stato poco attento in questi 30 mesi di consiliatura.

Mi dispiace che un politico sempre così attento si sia dimenticato che proprio la commissione sviluppo economico di cui sono onorato di essere vice presidente si è riunita ben due volte ospitando importanti personalità del mondo del lavoro.

Dalla confindustria al CNA, a rappresentanti sindacali provinciali e locali e nell’ultimo incontro anche consiglieri regionali delle commissioni specifiche e cittadini Calenzanesi. Proprio in quelle occasioni alla presenza di tutti sono stati esposti dati reali sia sulla disoccupazione a Calenzano in crescita, che sui disagi sociali che questa porta, dei problemi degli artigiani, delle PMI e delle grandi aziende sul territorio nonché delle persone che chiedono aiuto anche al sindacato.

In quelle occasioni sono state date delle idee, sono state fatte delle proposte concrete che lo stesso sindaco presente ha ascoltato e spero ne abbia fatto tesoro come tutti noi.

Nell’ultima commissione hanno avuto modo di partecipare anche alcuni giornalisti locali. Mi chiedo allora cosa chiede alla politica locale il vice sindaco?

Le politiche sociali dovrebbero stare al centro di un bilancio comunale e meno di un anno fa proprio questa opposizione ricordo che contestò i soli 60000 euro previsti al bilancio per le persone in difficoltà a fronte dei 70000 previsti per il Teatro delle donne, associazione che gestisce il teatro Manzoni a cui sicuramente vanno aggiunte altre voci ma relative ad entrate che attendiamo sempre dalla regione che certo non si può fare carico di tutto.

Non meno di qualche settimana fa io stesso ho contestato l’idea di riqualificare il verde a Civica con un progetto di idee di 90000 euro massimi a fronte dei pochi spicciolo che lo scorso anno furono messi in bilancio per l’emergenza degli asili nido.

Sono piccoli e pochi esempi concreti, ma potrei farne altri come trovare il modo di dare una sforbiciata alle tante concessioni per i contributi dati alle associazioni calenzanesi, di ogni tipo.

Basterebbe applicare una riduzione del 10% per avere in bilancio migliaia di euro da destinare alle famiglie in difficoltà.

Sono voci che fanno riflettere su una politica, che come lascia intendere lo stesso vicesindaco nella sua riflessione forse deve cambiare, perché oggi i fondi sono diminuiti e bisognerebbe dare priorità al sociale ed alle emergenze abitative che arrivano, anche perché nel corso degli anni le famiglie non vengono aiutate come si deve sostenendole non solo quando arrivano alla fine di un percorso travagliato , ma durante gli anni che vedono genitori tartassati non solo dalle tasse dello stato ma anche dai servizi comunali come appunto i nidi gli affitti esosi , agevolazioni fiscali ridicole ecc. Ma si preferisce altro, dando priorità non in linea più con i tempi.

Lo so che lo stesso vicesindaco è molto attento e fa il massimo, tanto è che nessuno è mai stato sbattuto in strada e si cerca di aiutare sempre tutti facendo i salti mortali e rispondendo sempre presente anche alle richieste di questa opposizione senza mai farsi negare ed impegnandosi in prima persona.

Ma certo è, che soprattutto il movimento 5stelle le morali non le accetta, da chi è stato un partito di governo negli ultimi 20 anni insieme alle dx. alternandosi alla pari con essa  e creato questo stato sociale in cui versa il paese tutto.

Da cittadino per usare una metafora dico “ che nessuno si dovrebbe far più curare dal medico che lo ha fatto ammalare. “ questo lo decideranno i cittadini appena saranno chiamati al voto e forse non appena quelle sinistre avranno finito di litigare.

Oggi l’unico rimedio immediato si chiama reddito di cittadinanza in attesa che tutto riparti. Immettere liquidità nel paese e dare dignità alle persone, dandogli un reddito minimo. Sappiamo che anche a Calenzano sono in forte aumento persone che si rivolgono alla Caritas e a servizi socio assistenziali per andare avanti a causa soprattutto della disoccupazione dilagante nel paese.

Con la nostra proposta di legge non certo si farebbe un regalo a chi non vuole lavorare come qualcuno vuol fare intendere,  perché il reddito di cittadinanza prevede che nei tre anni in cui viene stanziato devi lavorare per lo stato e per le amministrazioni, non puoi startene a casa perché perderesti il beneficio. (Quindi non si regala niente a nessuno) altre si la stessa legge prevede di alzare le pensione alla soglia minima di 780 euro come richiesto dalla stessa comunità europea che ci dice che quella è la soglia minima per non andare in povertà.

Il costo complessivo e stato stimato dalla commissione bilancio in poco piu di 14,9 miliardi di euro, cifra poco più bassa dei 20 miliardi che il Governo di sinistra non ha esitato a tirare fuori nel famoso decreto salva banca.

Voglio concludere con le parole del deputato portavoce Di Battista pronunciate al Governo proprio riguardante la povertà dilagante e la preferenza dello stesso Governo ad aiutare le banche non meno di un anno fa.

“Se gli italiani che si impiccano, o gli africani che fuggono, se i pensionati che rovistano nella mondezzai, se i campani che si ammalano di cancro, se gli studenti che lasciano l’Italia, se i liguri che sprofondano nel fango, se gli operai della Indesit o dell’ILVA, se gli impiegati di Meridiana o di Alitalia, se gli imprenditori del Veneto strozzati dalle tasse, se i bambini del quartiere Tamburi di Taranto, se le vittime dell’amianto o i giudici condannati a morte dalla mafia, se gli esodati, o i professori precari, se gli agricoltori pugliesi, i pescatori siciliani, se chi vive in una macchina perché lo Stato gli ha portato via casa o chi si imbarca su un barcone della morte perché non ha più uno stato a casa sua, se tutti costoro non fossero uomini e donne, ma istituti finanziari, se tutti costoro non fossero carne e sangue ma gruppi petroliferi, se tutti costoro non si chiamassero persone ma banche, li avreste già salvati da un pezzo. E’ tempo che ve ne andiate, lasciate fare a chi ha onestà e coraggio .”

Quindi siccome tale commissione si era già proposta di riunirsi nuovamente monitorando in maniera costante l’andamento della disoccupazione , dello stato di salute delle nostre imprese che è   la causa principe delle difficoltà odierne di tante famiglie, dico al vice sindaco, la prossima volta non mancare che il tuo contributo può e sarà sicuramente prezioso.

 

Il capogruppo del Movimento 5stelle Calenzano. Americo D’elia .

 

 

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