“I lavoratori della Richard Ginori sono di nuovo ostaggio di un bieco gioco al rialzo per interessi speculativi“. E’ quanto affermano in una nota congiunta Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Cobas, commentando il rifiuto di doBank, banca creditrice di Ginori Real Estate, all’offerta di Richard Ginori per l’acquisto del terreno su cui sorge la fabbrica di Sesto.
“La reazione dei lavoratori a questa ingiustizia non si farà attendere – scrivono i sindacati – oggi (lunedì 4 settembre, ndr) si sono subito riuniti in assemblea e hanno votato per una mobilitazione nel mese di settembre le cui forme saranno decise dopo le notizie che arriveranno dall’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico mercoledì 6 settembre“.
I lavoratori, si legge ancora, “chiedono un impegno diretto e incisivo del gruppo Kering per sbloccare questa inspiegabile e oltraggiosa situazione; inoltre, fanno appello alle istituzioni affinché facciano valere il rispetto delle comunità rappresentate e al mondo del credito affinché non perda l’occasione di lavorare per lo sviluppo e non per la speculazione. La Ginori rimarrà a Sesto Fiorentino accanto al
suo Museo”.
Ansa