Riceviamo e pubblichiamo la seguente segnalazione di Marcello Massi, ex consigliere comunale del centrodestra:
“In considerazione della straordinaria siccità che ha colpito la nostra Nazione ed in particolare il nostro territorio comunale, il nostro Sindaco ha emesso un’ordinanza per il divieto di uso di acqua potabile al di fuori delle necessità alimentari e igieniche sanitarie.
Dai primi di agosto, in via Bruschi, all’altezza del civico 87, si verificava un’abbondante perdita di acqua dall’acquedotto gestito da Pubbliacqua ed il punto di perdita, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei residenti, veniva contrassegnato ma, non si interveniva per la riparazione del guasto, in barba alla siccità, alla scarsità delle risorse di acqua disponibili, al fatto che molti cittadini, nella parte collinare della città spesso erano senza acqua ed in particolare all’ordinanza del primo cittadino.
In data 5 settembre, il tratto interessato alla perdita, veniva transennato ed iniziavano i lavori di riparazione e la perdita di acqua veniva bloccata, ma veniva lasciato una vasto e profondo pericoloso cratere. Ad oggi la zona interessata al completamento dei lavori è ancora transennata e sta creando insuperabili disagi ai residenti della zona sia per la circolazione che per il parcheggio delle auto, in considerazione del fatto che nella zona i parcheggi sono carenti e le abitazioni non sono di recente realizzazione e quindi prive di garages.
Come cittadino e come utente, non posso e non voglio accettare tale situazione, soprattutto se nel contempo mi vedo recapitare una fattura (trimestrale dall’ 08.03 al 08.09) della cifra di € 202,18 con una parte del consumo addebitata a € 5,096 al mc oltre a € 11,57 di quota fissa, € 80,76 di depurazione (tassa illegittima per tutti coloro che per concessione edilizia sono stati obbligati ad installare le fosse biologiche e che immettono nella fognatura unicamente acque chiare e per la vuotature delle stesse, annualmente devono sopperire ad una spesa media di circa € 300,00), ed € 57,88 di fognatura.
I motivi della lungaggine nella riparazione dei guasti da parte della ditta appaltatrice non sembrano noti, ma basterebbe che da parte dell’amministrazione comunale venisse applicata la tariffa per l’occupazione di suolo pubblico ( purtroppo esclusa per convenzione o essendo probabilmente Pubbliacqua una partecipata) e una sanzione in merito all’ordinanza del sindaco tesa al risparmio di un bene sacro, irrinunciabile ed universale“.