Inaugurata la residenza universitaria al Polo scientifico

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Da sinistra: Luigi Dei (rettore), Monica Barni (vicepresidente Regione Toscana), Marco Moretti (presidente DSU Toscana), Lorenzo Falchi (sindaco Sesto), Rocco Muzzio (figlio di Teresa Mattei)

E’ stata inaugurata questa mattina in via Lazzerini a Sesto Fiorentino la Residenza Universitaria intitolata a Teresa e Gianfranco Mattei, studenti, patrioti e partigiani, la prima eletta nell’Assemblea Costituente per il PCI a soli 25 anni e ideatrice della mimosa come simbolo dell’8 marzo.

La struttura, di proprietà dell’Università di Firenze che ha curato la ristrutturazione e l’ampliamento della villa preesistente e costruito l’edificio attiguo, ospita da ottobre alcuni dei novantuno studenti iscritti ai corsi di laurea del Polo Scientifico e sarà acquistata dall’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.

La residenza è composa da due corpi di fabbrica: uno comprende la ristrutturazione della villa preesistente e si snoda su quattro piani, l’altro di nuova costruzione è formato da quattro piani più il lastrico solare.

La convenzione tra Ateneo e Comune di Sesto che rendeva pronta la residenza di Val di Rose era stata firmata nel gennaio 2017 (LEGGI QUI).

Si conclude un percorso complesso di relazioni tra Università e azienda per il Diritto allo Studio Universitario. Questa è la quarta di quattro residenze universitarie passate da Università a DSU – ha detto Marco Moretti, presidente DSU Toscana -. E’ stata una vicenda complicata perché era stata chiesta una variante in corso d’opera, ma il commissariamento del Comune di Sesto ha ritardato l’approvazione della variante e quindi l’inaugurazione della Residenza, ma ce l’abbiamo fatta, meglio tardi che maiStiamo risolvendo il problema di dare alloggio agli aventi diritto, abbiamo più del 60% delle richieste. Entro febbraio-marzo contiamo di dare alloggio a chi ha fatto richiesta a Firenze. Con questa residenza il diritto allo studio si espande sul territorio, viste anche la residenza universitaria a Calenzano e la mensa al Polo scientifico di Sesto inaugurata non molto tempo fa. Abbiamo un bel Polo, ma rischia di essere estraneo al territorio se non viene curato. E’ importante che le istituzioni garantiscano sicurezza e accesso agli studenti. Il diritto allo studio vuol dire far parte di una comunità“.

E’ stato un lavoro complesso, ma che abbiamo portato a termine grazie al lavoro di squadra tra le varie istituzioni coinvolte – ha aggiunto Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana -. Questo obiettivo raggiunto mette in luce il lavoro della Regione sul diritto allo studio, stiamo portando avanti battaglie su questo tema anche a livello nazionale. Serve sostegno politico, ma anche finanziario. La Regione Toscana è una delle poche che continua a investire sulle residenze universitarie. Per di più riusciamo a garantire la borsa di studio al 100% degli studenti che ne hanno diritto. E’ importante che gli studenti abbiamo deciso di intitolare la residenza a Gianfranco e Teresa Mattei che hanno contribuito alla libertà“.

Da sinistra: Luig Dei, Rocco Muzio (figlio di Teresa Mattei), Monica Barni, Marco Moretti, Lorenzo Falchi

E’ un momento tanto atteso per me, sono arrivato qui da via Capponi nel 2001, all’epoca ero ricercatore di chimica. Passavo di qui spesso in quegli anni, ho visto crescere questo insediamento – le parole di Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze – E’ un motivo d’orgoglio che la residenza sia intitolata a Gianfranco Mattei, studente della nostra università e collaboratore del Premio Nobel Giulio Natta. Questa residenza ha un forte richiamo civico, sociale e storico“.

E’ una giornata importante per Sesto Fiorentino. Il Polo si è popolato di attività di studio e ricerche. Sapere che 91 studenti vivono la residenza è uno dei migliori antidoti contro il rischio di isolamento – ha concluso il sindaco Lorenzo Falchi -. Sesto ha tante opportunità sociali e culturali, sta al Comune farle conoscere agli studenti e fare in modo che questo luogo sia inserito il più possibile all’interno della città. I 91 studenti sono considerati cittadini di Sesto a tutti gli effetti“.

STEFANO NICCOLI

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