È una tra le più raffinate, frizzanti e divertenti commedie di Carlo Goldoni, sulle vicende di Rosaura, una ricca vedova veneziana artefice del proprio destino, lo spettacolo “La vedova scaltra” con protagonisti Francesca Inaudi, star televisiva reduce da fortunate fiction come “Tutti pazzi per amore” e “Una pallottola nel cuore”, e diretta e interpretata da Gianluca Guidi, in scena sabato 10 marzo alle 21.00 sul palco del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante, 23).
La brillante pièce, tra situazioni esilaranti e colpi di scena, dove regnano inganni e travestimenti, ma soprattutto il gusto di mettere a confronto ridendone usi e costumi di culture europee differenti, tratta di una sorta di pre-rivoluzione femminista e della lotta tra logica e sentimento, ed è il punto di passaggio tra la commedia delle maschere e la commedia di carattere. Sul palco, a completare il cast, ci saranno Fabio Ferrari, nel ruolo di Don Alvaro de Castiglia, Andrea Copponein quello di Arlecchino, Massimiliano Giovanetti in Pantalone de’ Bisognosi, Renato Cortesi nel ruolo del Dottore insieme a Claudia Ferri, Riccardo Bocci, Alessandra Cosimato e Matteo Guma.
Scritta nel 1748 da Carlo Goldoni, e rappresentata nello stesso anno, “La vedova scaltra” è un’opera che introduce il tema della donna fiera, guidata dalla razionalità più che dalle emozioni, che non teme di ridicolizzare gli uomini che la circondano mostrandone le debolezze.
Nella trama, Rosaura Lombardi de’ Bisognosi, una ricca vedova veneziana, decisa a risposarsi, viene corteggiata da quattro pretendenti di nazionalità diversa: un italiano, uno spagnolo, un francese e un inglese. Prima di fare la sua scelta, l’arguta vedova metterà alla prova le reali intenzioni degli zelanti spasimanti con uno scaltro stratagemma: si presenterà a ciascuno di loro mascherata, fingendosi una connazionale, per testarne la fedeltà. Solo chi non cederà alla tentazione potrà averla in sposa.
Anticipando La Locandiera, per Rosaura Goldoni tratteggia un personaggio femminile di rara arguzia e intelligenza, sorprendentemente moderno per la sua intraprendenza e razionalità. L’allestimento, mantenendo intatto il testo e il linguaggio goldoniano, sottolinea il femminismo ante litteram (“è troppo barbara quella legge che vuol disporre del cuore delle donne a costo della loro sventura”) e la modernità di Rosaura che si prende gioco dei “vizi” dei suoi pretendenti e attraversa i ponti delle varie epoche in un gioco teatrale che arriva ai nostri giorni per suggerire l’evoluzione della donna e lo smascheramento sia della menzogna che della macchina teatrale.
L’evento fa parte della stagione di prosa del teatro, ed è inserito all’interno de Il Teatro? Bella storia!, il progetto di Fondazione CR Firenze riservato ai giovani tra i 14 e i 19 anni che propone un abbonamento speciale a 7 spettacoli a teatro.
Dice il regista Gianluca Guidi – “Mi piace Rosaura Lombardi. È una donna moderna, dalla natura ‘antica’. Una figura che presenta quella sensibilità e quell’intuizione appartenenti all’universo femminile. Sa ribellarsi al padre e si oppone alle nozze della sorella con un uomo molto più anziano (lei ne aveva sposato uno del quale è rimasta vedova) e, ora che può, sospesa e in bilico per prendere la decisione giusta, ponte tra la commedia ‘vecchia’ e il mondo nuovo, per sé ‘sceglie di scegliere’ il suo uomo. Nella migliore tradizione della vita vissuta. La meta/menzogna che adopera per sceglierlo è rappresentativa di un estro che appartiene ad esseri superiori quali sono, in realtà, le donne. Ella è pilota del proprio destino, opera e decide non tanto lasciandosi guidare dai sentimenti, quanto piuttosto seguendo criteri razionali. Ella compie una rivoluzione femminista ‘ante-litteram’ che, se ne avesse mantenute le connotazioni, avrebbe fatto vincere a tutto campo quel desiderio legittimo di emancipazione che ha caratterizzato, alla fine del ‘900, l’universo femminile”. Conclude: “Complici la ‘sua’ Venezia, il Carnevale, e, di nuovo, la sua “modernità, Rosaura nasconde il suo volto dietro una maschera, non soltanto quando realmente indossata; ella la usa a guisa di condottiero per vincere (forse inconsapevolmente) una guerra di cui lei stessa non conosce i confini se non quelli personali. Per certi versi mi verrebbe voglia di chiamarla ‘Braveheart’, una William Wallacedella Serenissima”.
Ingresso: Platea intero 22.50€ ridotto 18.50€; Palco I° ordine intero 16.50€ ridotto 13.50€; Palco II° ordine intero 12.50 ridotto 10.50€. I prezzi ridotti sono riservati a under 18, over 65, studenti fino a 26 anni, possessori Amici di Carlo card.
Info: Teatrodante Carlo Monni, piazza Dante 23 Campi Bisenzio (Fi) | www.teatrodante.it | T. 055 8940864