Prosegue la mostra di Spensierati a La Soffitta. L’artista: “Dipingere è una terapia”

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Prosegue, con ampi consensi, a Sesto Fiorentino presso La Soffitta Spazio delle Arti, all’interno del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, la mostra “Primo Spensierati – La solennità semplice”.

L’esposizione – inaugurata domenica 20 maggio e aperta sino al 10 giugno – propone una cinquantina di quadri del paesaggista toscano nato a Cortona nel 1948, ma residente a Sesto Fiorentino sin dall’adolescenza.

Spensierati è un autodidatta – oggi pensionato, di professione ha fatto il ferroviere – che ha sempre amato profondamente la pittura. Ha partecipato a varie collettive e curato personali in location prestigiose, tra le quali il Caffè Le Giubbe Rosse e Casa Dante a Firenze.

La mia passione per la pittura – racconta l’artista – è nata per caso, dopo che ho visto mia moglie Antonella dipingere un quadro di Van Gogh. Mi è così piaciuto che ho provato anch’io e il risultato è stato sorprendente. Da allora ogni volta che vedevo un bel paesaggio lo fotografavo e lo riportavo sulla tela”.

Primo è rimasto sempre molto legato ai luoghi della sua infanzia: “Da bambino vivevo, con i genitori, i fratelli e altri parenti, in un casolare sui monti cortonesi. I miei erano mezzadri, lavoravano la terra e accudivano gli animali. Poi con la mamma ci trasferimmo presso Camucia, nella piana della Valdichiana. Quelle immagini le ho sempre chiare in mente, tant’è che ho fatto dei quadri a memoria dove compaiono un po’ tutti i miei familiari intenti nelle loro attività abituali. Tuttora i paesaggi di campagna mi danno sempre una forte emozione”.

La pittura è stata anche una compagna di viaggio: “Negli anni con mia moglie abbiamo visitato tutti i luoghi più belli d’Italia, molti di mare tra cui Marina di Grosseto, Versilia, Sardegna, Sicilia, Puglia. E ogni volta alcuni di quegli scorci unici diventavano dei quadri che raccontano, a modo loro, la nostra storia”.

Per Primo, che ha avuto alcuni gravi problemi di salute, la pittura è diventata anche una vera e propria terapia: “Dipingere mi coinvolge totalmente e mi rilassa; questo mi ha aiutato a sopportare i momenti difficili e anche il dolore. E’ così bello che a volte perdo la cognizione del tempo e certe volte mi sono accorto di essere a notte fonda solo quando Antonella mi ha chiamato per andare a dormine”.

La mostra a La Soffitta Spazio delle Arti è un momento speciale per lui: “Sapendo quante cose belle vi erano state esposte, sognavo da sempre di portare i miei quadri qui – conclude Spensierati –. Ora che ho conosciuto anche Francesco Mariani e tutto lo staff de La Soffitta sono rimasto ancor più contento perché ho trovato una grande accoglienza. E poi chi viene alla mostra qua non lo fa osservando le opere di sfuggita, bensì si sofferma, a volte torna indietro su un quadro particolare; insomma, questo si è rivelato davvero un luogo dove si respira arte fino in fondo”.

La mostra “Primo Spensierati – La solennità semplice” è visitabile, con ingresso gratuito, con i seguenti orari: feriali e sabato 16-19, festivi 10-12 e 16-19.

La Soffitta Spazio delle Arti

1 COMMENTO

  1. Niente mi sorprende di quello che ha detto Primo e soprattutto di quello che ha fatto e che continua a fare.Averlo conosciuto è stato un regalo da una persona con delle qualità interiori bellissime.

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