La vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie Pd anche in Toscana – 61,7% dei consensi -, non mette in discussione il segretario regionale Simona Bonafè ma serve – scrive l’Ansa – un cambiamento di linea politica: lo hanno affermato in conferenza stampa gli esponenti del coordinamento toscano dell’area Zingaretti.
“Se qualcuno si farà carico di una nuova linea politica – ha detto Federico Gelli – sarà” il segretario Bonafè: “ottimo politico e saprà fare scelte conseguenti“. “Anche la segretaria regionale è stata eletta da primarie, non vedo perché porre la questione”, ha osservato l’on.Susanna Cenni.
“Vogliamo provare a riportare una comunità a discutere, riaprirla – ha aggiunto il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi – con un approccio del partito non più autosufficiente e autoreferenziale. Su questo non abbiamo avuto segnali di discontinuità dall’attuale segreteria: col risultato delle primarie possiamo incalzarla“.
Per l’on.Rosa Maria Di Giorgi c’è anche una questione di metodo: “Non vogliamo più il partito degli amministratori, noi vogliamo che le decisioni importanti per la Toscana, anche a livello cittadino e provinciale, vengano prese nelle sedi politiche: oggi vengono prese dai sindaci e poi comunicate ai gruppi consiliari, non è così che si fa“.
Fossi ha poi detto che “non vogliamo sfruttare il risultato in Toscana reclamando posti“, ma la costruzione delle liste per le elezioni europee e per le amministrative in Toscana dovrà “saper interpretare questa grande spinta che dal congresso viene“.
“Nessuno di noi farà le liste come sono state fatte per le ultime politiche – ha sottolineato la consigliera regionale Alessandra Nardini – con due persone chiuse in una stanza. Con scelte diverse forse i risultati non sarebbero stati così drammatici“.
Per Gelli “è ora di farla finita di scegliere i più fedeli, si scelgano i migliori“, mentre per l”ex candidato alla segreteria regionale Valerio Fabiani “se candidature e liste saranno frutto di una contrattazione fra quattro pretoriani di corrente e sottocorrente, non solo non si sarà capito niente di quello che è successo ieri, ma temo che i dispiaceri continueranno”.