Lunedì 8 luglio è stato presentato il progetto di prolungamento della linea T2 della tramvia a Sesto Fiorentino. Attraverso il seguente comunicato stampa, il Partito Democratico chiede al sindaco Lorenzo Falchi di aprire un confronto con la città:
“Riguardo le ipotesi di itinerario della linea 2 della tramvia sul territorio di Sesto Fiorentino presentate al Polo Scientifico, riteniamo che sia assolutamente necessario e indispensabile che il Sindaco Falchi apra un confronto in città per condividere, costruire e definire il percorso definitivo. Serve il coinvolgimento pieno di categorie economiche, sindacati, associazioni, partiti, cittadini, in particolare gli abitanti del Pl1 Pl13, enti universitari e di ricerca del Polo scientifico e con chi lo frequenta abitualmente per studio e per lavoro.
Per un’opera strategica come l’arrivo della tramvia a Sesto Fiorentino sono stati persi troppi anni. Sono passati 5 anni da quando è stato firmato il protocollo d’intesa (2014) e a questo punto, se tutto andrà per il meglio, si parla della tramvia a Sesto nel 2025. Su questa questione ci ha superato anche il Comune di Bagno a Ripoli.
Inoltre non abbiamo ancora capito perché l’Amministrazione comunale di Sesto non avesse previsto durante la discussione dell’adozione del Piano strutturale, alla fine del 2018, un’opera strategica di questa natura. L’impegno del Partito Democratico di Sesto Fiorentino è stato massimo, realizzando iniziative e osservazioni per inserire all’interno del Piano strutturale l’arrivo della tramvia al Polo scientifico, con il capolinea attestato il più vicino possibile al centro cittadino.
Dopo tre anni il Sindaco Falchi e le forze che lo sostengono devono dimostrare alla città, alle tante energie presenti sul territorio e ai diversi partiti e movimenti che fanno riferimento ai valori del centrosinistra, un cambio di passo autentico nel merito e nel metodo della loro azione di governo. La tramvia può essere il primo banco di prova per dimostrare che c’è questa volontà di cambiare, di ascoltare e di confrontarsi con la città”.
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