Cambia l’acquedotto di Sesto Fiorentino. Partono tra pochi giorni i lavori di potenziamento e di razionalizzazione del sistema acquedottistico cittadino. Un intervento che ha come obbiettivo primario la messa in sicurezza del servizio idrico per le zone alte e per tutto il Comune che, di fatto, grazie a questo lavoro diventerà autosufficiente dal punto di vista idrico.
Alla presentazione erano presenti All’incontro con la stampa saranno presenti Lorenzo Falchi, Sindaco del Comune di Sesto Fiorentino, Claudia Pecchioli, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sesto Fiorentino, Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua, ed i tecnici dell’azienda.
PERCHÉ QUESTO LAVORO
Sono tanti i benefici attesa da questo intervento. Alcuni li abbiamo anticipati e tra questi uno dei più attesi dai cittadini è senza dubbio la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico delle zone alte del Comune (Colonnata, Querceto e Quinto Alto) che oggi sono le prime a soffrire nei periodi estivi ma anche a fronte di un guasto sulla rete idrica di pianura. Con l’intervento che va ad iniziare tra pochi giorni, il serbatoio di Colonnata sarà infatti trasformato da serbatoio di “estremità”, con l’acqua che oggi vi arriva dopo aver servito tutta la rete di pianura, a serbatoio di “testa” con l’acqua che vi arriverà direttamente dall’Autostrada dell’Acqua.
Questo primo importante obiettivo una volta raggiunto porterà con sé però anche altri vantaggi per il sistema acquedottistico sestese e non solo:
1) si ridurranno per perdite idriche di distribuzione causate dalla pressione attualmente necessaria per riempire il serbatoio e questo grazie al collegamento diretto tra Autostrada e serbatoio stesso;
2) riduzione dei costi energetici;
3) costante riempimento del Serbatoio di Colonnata (2.500 mc) a servizio delle zone di alte;
4) autosufficienza del sistema acquedottistico cittadino.
Oltre a questi vantaggi diretti per il Comune di Sesto Fiorentino, questo intervento porterà però anche vantaggi per il sistema acquedottistico di una parte dell’area metropolitana. Questo perché le integrazioni che, specialmente nel periodo estivo, vengono convogliate verso Sesto Fiorentino da Calenzano e Mantignano potranno essere adesso a disposizione dei sistemi idrici di Prato e di Campi Bisenzio.
IL PROGETTO IN NUMERI
Il lavoro parte a febbraio 2022 ed ha una durata prevista di 900 giorni. In questo lasso di tempo è in programma la realizzazione di:
1) un nuovo pompaggio nei pressi del Polo Scientifico Universitario;
2) nuova tubazione di adduzione DN 400 (40 cm di diametro) in ghisa della lunghezza di 3 km (1,3 km dal pompaggio fino alla rotonda viale dei Mille/via Gamsci; 1,7 km dalla rotonda al Serbatoio di Colonnata). La nuova adduttrice può convogliare 130 l/s ma di salire fino a 195 l/s sopperendo così all’eventuale fermata della Centrale dell’Osmannoro;
3) sostituzione rete idrica di via Nino Bixio (ghisa DN 150 con ripristino allacci);
4) nuova condotta di troppo pieno del Serbatoio di Colonnata collegata alla fognatura;
5) adeguamento del Serbatoio di Colonnata.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 5.000.000 di euro (in parte cofinanziato anche dal PNRR, il primo per Publiacqua ad essere così cofinanziato).
INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ
I lavori saranno suddivisi in 3 macro-aree dislocate sul territorio e dove si realizzerà il lavoro.
1) una prima squadra si occuperà della realizzazione del pompaggio presso l’area del Polo Universitario (in via dei Giunchi in prossimità del nuovo Liceo Agnoletti) e dell’attraversamento in micro-tunnelling del canale di Cinta Occidentale. La cantierizzazione occuperà la porzione di terreno tra il canale di Cinta ed il nuovo parcheggio del Liceo Agnoletti con accesso dalla strada parallela a via dei Giunchi, occupando una porzione della corsia e garantendo comunque l’accesso ai mezzi di emergenza agli impianti sportivi presenti. Questa area di cantiere sarà interessata dai lavori a partire dal mese di febbraio per tutta a durata dei lavori.
2) una seconda squadra si occuperà della posa della condotta in ghisa DN400.
I lavori inizieranno da via Terzani per poi svilupparsi su via Pablo Neruda, viale dei Mille, via Antonio Gramsci e via della Repubblica. L’inizio dei lavori è previsto per metà febbraio ed avrà una durata complessiva di circa due anni e mezzo. Il cantiere mobile avrà una lunghezza di circa 80 metri senza modifiche per il flusso del traffico attuale.
3) una terza squadra lavorerà e quindi interferirà con la viabilità di via Fibonacci, via Ugo Bassi, via G. Cerreti e quindi via Nino Bixio fino al serbatoio di Colonnata. Nella zona alta oltre alla posa della nuova adduttrice sarà effettuata la sostituzione della rete di distribuzione e la realizzazione dello scarico di troppo pieno del serbatoio. L’inizio dei lavori è previsto per inizio marzo con una durata complessiva di circa due anni e mezzo. Il cantiere prevede la chiusura della viabilità per tratti, garantendo comunque una viabilità alternativa e gli accessi per i residenti.
“Per noi è una soddisfazione essere qui a presentare oggi questi lavori perché sono di estrema importanza per il territorio. Ringrazio Publiacqua e il presidente Lorenzo Perra per l’impegno messo in questo progetto che mette in sicurezza l’approvvigionamento idrico della nostra città con vantaggi immediati per il territorio e ulteriori ricadute positive per tutto il sistema. Sarà un intervento lungo che inevitabilmente creerà qualche disagio alla circolazione stradale e cercheremo con tutti gli strumenti possibili di minimizzare l’impatto, tenuto conto anche del fatto che i vantaggi definitivi superano di gran lunga i problemi momentanei. Del nuovo acquedotto si parla da anni ed è una grande soddisfazione, oggi, poter dire che ci siamo, che tra pochi giorni finalmente si parte”, dice Lorenzo Falchi, sindaco del Comune di Sesto Fiorentino
“Iniziamo a febbraio un lavoro che durerà 900 giorni. Lavoreremo in tre punti del territorio di Sesto Fiorentino per risolvere in via definitiva un problema molto sentito per la cittadinanza. E’ un lavoro fondamentale per Sesto Fiorentino ma che porta con sé altri vantaggi. Si riducono le perdite in rete ma si riducono anche i consumi energetici con una positiva ricaduta ambientale che cerchiamo di realizzare su tutti i lavori che effettuiamo sul territorio dei 46 comuni dove gestiamo il servizio”, aggiunge Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua SpA