Aeroporto, Asghari (Cgil): “Inaccettabile il ricatto di Nardella”

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CGIL

“Il Sindaco di Firenze Dario Nardella dichiara: “Senza il nuovo aeroporto noi rischiamo di perdere qualcosa come 2-3.000 posti di lavoro nell’area di Sesto e in quella circostante. Perché l’aeroporto non un’infrastruttura marginale per gli investimenti e il business di queste grandi aziende, ma e’ un’infrastruttura decisiva, che fa differenza nella competitività tra territori”. D’altro canto la società Toscana Aeroporti che gestisce gli scali aeroportuali di Firenze e Pisa dichiara:nei primi 2 mesi del 2017, crescono i passeggeri negli aeroporti gestiti dalla società con un incremento di traffico del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di oltre 850mila passeggeri complessivamente transitati nei due scali. I passeggeri transitati dallo scalo fiorentino nei primi due mesi dell’anno, sono aumentati del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.

 

E’ incomprensibile la correlazione fra l’andamento dei risultati ottenuti dalla Toscana Aeroporti e le dichiarazioni del Sindaco Nardella. E’ evidente che il sindaco voglia tirare la giacca al Ministero dell’Ambiente e forzare la via libera della commissione per la valutazione d’impatto ambientale sul nuovo aeroporto di Firenze. L’aeroporto attuale ha delle criticità operative dovute alla mono-direzionalità; ma tra le criticità che la commissione VIA, sembra che abbia evidenziato ce ne sono alcune, come quella del bird strike, che porrebbero delle limitazioni ancora più serie all’uso della nuova pista. Quindi è necessario approfondire lo studio della fattibilità della nuova pista, come chiede la commissione VIA, e non accelerarlo, correndo il rischio che il futuro aeroporto funzioni addirittura peggio dell’attuale, con una perdita di posti di lavoro invece di un guadagno. L’altro problema è quello del rischio per il territorio evidenziato dalla commissione VIA, che pure deve essere ben valutato per evitare che la nuova infrastruttura produca una riduzione dell’occupazione. Nel frattempo, il dato di crescita del traffico conferma che Toscana Aeroporti non è in sofferenza e può aspettare. Forse, dato che la società ha due piste a poca distanza, Firenze e Pisa, un miglioramento della connettività su rotaia, con l’applicazione di nuove tecnologie per aumentare la velocità di collegamento fra le due città potrebbe rivelarsi la migliore soluzione a breve termine del problema aeroportuale. (a metà marzo apre il people mover tra la stazione e l’aeroporto di Pisa). Il Sindaco non pensa ai rischi connessi alle prescrizioni sollevate dalla Commissione -VIA – e quanto meno alla Salute e alla Sicurezza dei cittadini che vivono e lavorano nei dintorni dell’aeroporto di Firenze. Inoltre gli oltre 180 dirottamenti e cancellazioni dello scalo fiorentino come dichiara la Toscana Aeroporti, con la nuova pista potrebbero addirittura aumentare, come dimostrano i numerosi studi e documenti presentati alla commissione “VIA”. Visto i risultati ottenuti dalla Toscana Aeroporti, non sarebbe stato lungimirante da parte del sindaco Nardella, chiedere un maggiore e rapido collegamento ferroviario fra i due scali aeroportuali della Toscana ed investimenti in tale senso piuttosto che il ricatto occupazionale nei confronti dei cittadini e le popolazioni che abitano e lavorano nella piana di Sesto Fiorentino? Pertanto, il ricatto occupazionale del Sindaco Nardella è inaccettabile e va rispedito al mittente”.

Bahram Asghari (Coordinatore “Democrazia e Lavoro” Cgil Firenze)

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