Aeroporto di Firenze: le precisazioni dell’associazione “In Pista”

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associazione In Pista

“Viste le informazioni diffuse dai soliti professionisti del No, a nome dell’Associazione In Pista! desidero precisare alcuni punti”  dichiara Gualberto Carrara, Presidente dell’associazione nata per difendere le ragioni del nuovo aeroporto di Peretola. 

“Intanto parliamo di questa famosa VIA 676/2300, che aveva lo scopo di richiedere la costruzione di una via di rullaggio parallela all’attuale pista 05/23 di Peretola. Essendo la realizzazione di tale opera così impattante è stata necessaria una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per la sua realizzazione. 

Il Ministero dell’Ambiente ha chiuso la procedura di VIA con prescrizioni.  L’allora società di gestione decise che le prescrizioni erano troppo onerose economicamente e fece ricorso (in tutti e tre i gradi ovverosia TAR, Consiglio di Stato e Presidente della Repubblica) per poter realizzare tale opera senza ottemperare alle prescrizioni. 

L’allora ADF decise di non procedere con la costruzione della via di rullaggio, e visto che tale intervento era previsto nel masterplan 2003/2009, nel 2012 (anno dell’esito del ricorso al Presidente della Repubblica) non fu dato peso all’ormai tramontato masterplan. 

Giova ricordare che una procedura di VIA per divenire operativa deve essere seguita da una Conferenza dei Servizi e da un Decreto Stato/Regione che conclude la procedura e dà il via all’ottemperanza delle prescrizioni e alla partenza dei lavori. 

ADF, vista l’onerosità delle prescrizioni, decise di non chiudere la procedura e di non istituire la conferenza dei Servizi. Di conseguenza tutto ciò che è scritto nella VIA 676/2003 non ha alcun valore”. 

“Altro punto focale su cui la VAS si impunta – continua – è la possibilità di operare l’Airbus A319 su Peretola.  La possibilità di utilizzo di un aeromobile certificato su un aeroporto segue norme internazionali non modificabili dai vari stati, e per operare un aereo su un aeroporto devono essere rispettati tutti i parametri di certificazione dell’aeromobile. Vista la particolare orografia dello scalo Fiorentino, Alitalia per operare l’A319 chiese ad Airbus di certificare l’aereo appositamente su Peretola. 

Vennero svolte tutte le prove necessarie con l’Airbus A320 dallo stesso consorzio che, in ottemperanza a quanto prescritto, ha abilitato l’A319 ad operare a Firenze.Fu addirittura studiata una modifica ai settaggi dei flap e altri parametri definiti Florence Kit e certificata da EASA (Ente europeo dell’aviazione). L’Airbus A319 può quindi regolarmente operare a Firenze senza violare nessuna norma. Incredibile che la VAS abbia chiesto che il Galilei si opponga alla nuova pista di Peretola. Forse gli sfugge che i due scali fanno parte del sistema aeroportuale Toscano e che sono entrambi gestiti da Toscana Aeroporti, è come chiedere a qualcuno di autodenunciarsi e farsi ricorso da soli”. 

 “La VAS inoltre – aggiunge ancora Carrara – ha affermato che i calcoli effettuati da ENAC, che si avvale dei migliori esperti di settore e che è un organismo statale sotto il controllo del MIT e certificato a livello internazionale come unico ente preposto all’elaborazione di masterplan aeroportuali, sono errati e che le loro deduzioni sui venti sono sbagliate. Ci piacerebbe sapere su che basi afferma che il massimo ente nazionale sbaglia”. 

Comunicato stampa associazione In Pista!

 

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