Aeroporto Firenze, stop da Enac a sviluppo terminal. SI: “Perché si va avanti con la pista?”

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Sinistra Italiana

L’impatto sull’operatività aeroportuale generato dall’emergenza Covid-19 impone una revisione delle strategie di intervento sulle infrastrutture dell’aeroporto di Firenze”. Ad affermarlo nero su bianco è ENAC nella nota inviata al Ministero dell’Ambiente lo scorso 24 aprile, in piena emergenza sanitaria, con la quale si chiede di fermare la valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento del terminal dell’aeroporto di Firenze.

Il procedimento, avviato nel 2019 e indipendente rispetto a quello della nuova pista aeroportuale, prevedeva una serie di interventi di adeguamento del terminal, in alcuni casi propedeutici rispetto al progetto del masterplan.

Sulla vicenda è stata presentata anche alla Camera un’interrogazione del deputato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.

“Proprio nei giorni in cui la Giunta regionale ribadiva la volontà di andare avanti col progetto della nuova pista, apprendiamo che Enac e, quindi, Toscana Aeroporti stavano rivedendo le proprie strategie di sviluppo alla luce di una situazione senza precedenti – affermano i segretari dei circoli di Sesto Fiorentino, di Campi Bisenzio, di Calenzano e del circolo metropolitano di Firenze di Sinistra Italiana  Sulla nuova pista non possiamo far finta di nulla, essendo in ballo anche oltre 200 milioni di euro pubblici. Quanto affermato da Enac mette in discussione le ragioni di chi, senza ascoltare il territorio, da anni continua a difendere un’opera indifendibile sul piano economico e urbanistico. Chiediamo chiarezza sul futuro di Pisa, anche alla luce delle recenti vicende che hanno riguardato il management di Toscana Aeroporti e che potrebbe comportare un disimpegno su Pisa in favore di Firenze, stravolgendone la vocazione naturale”.

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