Sta facendo discutere, e non potrebbe essere altrimenti, l’ok di Enac al progetto della pista di 2.200 metri dell’aeroporto di Firenze. Dopo il commento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani del deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi e del consigliere regionale della Lega Giovanni Galli, riportiamo quelli di Rifondazione Comunista (Toscana, Firenze e Pisa), di Elisa Tozzi di Toscana Domani e del consigliere regionale del Pd Fausto Merlotti:
RIFONDAZIONE COMUNISTA
“Avanti a dispetto di tutto e tutti, in primis dell’interesse generale, delle priorità sociali e ambientali della toscana. Questo appare il via libera di Enac – appreso dalla stampa – ad una nuova versione nuova pista dell’aeroporto di Firenze, si legge di 2200 metri e con inclinazione diversa rispetto al progetto già archiviato. L’uovo di Colombo per Giani che già si detto “raggiante” alla notizia, e per il privato proprietario dello scalo, sarebbe quindi un progetto che nessuno ha visto e tanto meno discusso, approvato da un ente, l’Enac, che in passato non ha brillato certo per imparzialità sempre sulla stessa vicenda dello scalo fiorentino.
Si vuol portare avanti il progetto quando non c’è nessuna ragione, se non l’interesse privato, per farlo. Non c’è un interesse pubblico, che invece dovrebbe risiedere nella sinergia vera con lo scalo di Pisa, non c’è un interesse economico visto il vistoso calo di traffico aereo degli ultimi anni, soprattutto permangono tutti i no evidenti a questo nuovo aeroporto (perché di questo si tratta) dal punto di vista degli impatti ambientali sull’area interessata – che dovrebbe veder diminuire gli impatti stessi e non aumentarli – e non si capisce con quale escamotage si possa bypassare la sentenza del Consiglio di Stato, che non era stata negativa per il progetto non per dettagli ma tombale nel segnalarne di fatto l’incompatibilità. Quello che certamente fa molta gola sono le decine di milioni di euro di soldi pubblici in ballo, e per portarli a casa chi dovrebbe fare l’interesse generale è pronto a resuscitare ogni volta il progetto.
Per i cittadini le priorità sono invece una vera transizione ecologica che riduca gli impatti nella Piana e in tutta la regione, un rafforzamento del trasporto su ferro metropolitano e regionale, ridurre il consumo di suolo, ecc. Per Giani e i cosiddetti centro destra e centro sinistra invece andare avanti a prescindere da tutto con grandi opere inutili, devastanti e costosissime come questa, così come con la militarizzazione della nostra regione, vedi progetto di base a Coltano (o giù di lì) ma non solo. Per questo continueremo a batterci in tutte le sedi contro questo scempio, continuando a rafforzare i legami anche con movimenti, associazioni ecc che vogliono condividere questa battaglia politica e sociale”.
ELISA TOZZI (TOSCANA DOMANI)
“Nel 2014 l’Enac dette l’ok alla pista da 2.400 metri che avrebbe consentito un volume annuo di 4,5 milioni di passeggeri a Peretola: Carrai e Nardella esultarono, Rossi e Filippeschi no. Ci furono discussioni, incontri, dibattiti, atti. Non se ne fece niente, ovviamente. Otto anni dopo, l’Enac dà l’ok alla pista da 2.200 metri. E si riparte con le discussioni, gli incontri, i dibattiti, gli atti.
Tra il dire e il fare, stavolta, c’è di mezzo la sinistra di Falchi. Insomma, il rischio di arrivare ancora una volta a nulla è concreto. Speriamo non sia l’ennesima puntata di questa stucchevole telenovela che, francamente, ha stancato tanto i fiorentini quanto quei milioni di ammiratori di Firenze sparsi in tutto il mondo che, per parafrase il ministro Giorgetti, ancora non comprendono perchè la culla del Rinascimento non abbia un aeroporto degno di questo nome”.
FAUSTO MERLOTTI (PD)
“Il via libera dell’Ente nazionale per l’aviazione civile al tracciato di 2.200 metri, è un fatto importante che ci permette di guardare con ottimismo al futuro dello scalo fiorentino e del sistema aeroportuale toscano. Un passo avanti che mi auguro possa aprire la strada verso la realizzazione di un’opera che andrebbe a incidere significativamente sulla crescita dell’area fiorentina e di tutta la regione.
Il progetto della nuova pista di Peretola, convergente e declinata rispetto all’asse autostradale, che ha come prerogativa quella di tenere insieme sviluppo e tutela dell’ambiente, rappresenta una svolta, anche in chiave di sostenibilità, per cui è stato costante il lavoro della Regione e del presidente Eugenio Giani, e per cui sarà indispensabile portare avanti un impegno con l’obiettivo di coinvolgere e mettere d’accordo tutti i territori interessati. Firenze e la Toscana necessitano di uno scalo aeroportuale e di un sistema aeroportuale capaci di rispondere alle necessità del traffico passeggeri, che come certificano i dati di Toscana Aeroporti segnano una costante ripresa. L’auspicio è che la decisione del Cda di Enac possa aprire una prospettiva attesa per il potenziamento dell’aeroporto Vespucci e del sistema infrastrutturale regionale, e uno scenario di crescita reale per tutto il territorio“.