“I dati dello studio epidemiologico condotto dall’Università di Pisa sull’impatto acustico della nuova pista riportati oggi sulla stampa locale fanno emergere uno scenario preoccupante, con quasi 140mila persone che che saranno interessate dal rumore degli aerei, il 34% in più rispetto ad oggi”.
Lo affermano Alessio Laschi, segretario di Sinistra Italiana Prato, e Jacopo Madau, responsabile ambiente di Sinistra Italiana Firenze.
“Lo studio evidenzia in maniera chiara come la scelta di ruotare la pista vada a interessare aree densamente abitate, con conseguenze che impatteranno su un gran numero di persone – proseguono – Quasi i tre quarti dei residenti di Campi Bisenzio, la metà dei residenti a Prato e un terzo dei residenti a Sesto saranno esposti alle emissioni, a riprova di come la nuova pista sia un’opera incompatibile col nostro territorio”.
“A preoccuparci sono anche i rilievi fatti da Arpat nella comunicazione inviata alla commissione di VIA due giorni fa, il 21 gennaio, nella quale si evidenziano ancora una volta carenze progettuali per quanto riguarda la valutazione dell’inquinamento acustico, atmosferico e elettromagnetico causato dalla nuova pista – dicono ancora Laschi e Madau – Dopo la bocciatura senza appello del precedente progetto, l’intenzione di chi vuole la pista pare essere quella di andare avanti senza prendere atto delle prescrizioni e delle indicazioni arrivate in sede giudiziaria e provenienti dalle Amministrazioni comunali contrarie all’opera”.
“Tolte le vigne sul tetto, venuto meno il maquillage da cartolina toscana che tradisce bene l’insostenibile idea di sviluppo a cui si lega il nuovo aeroporto, assistiamo al ritorno di un progetto identico al procedente, come il procedente estraneo al territorio, come il precedente utile all’interesse di pochi a scapito dell’interesse di molti. Sinistra Italiana è al fianco dei comuni e delle amministrazioni che da anni si battono contro un progetto che sta condannando all’immobilismo qualsiasi dibattito sul futuro delle infrastrutture del nostro territorio e della Toscana centrale. È tempo – concludono – che la politica, a partire dalle prossime elezioni regionali, si riappropri del ruolo che le spetta, che raccolga la sfida di governare il cambiamento climatico, di adottare scelte radicali, lungimiranti e coerenti”.
Sinistra Italiana Firenze e Sinistra Italiana Prato