È assurda e ingiustificabile l’applicazione della tassa IMU sulle pertinenze dell’abitazione principale anche a partire dal 2025, considerato che non è intervenuta alcuna modifica normativa, ma è semplicemente il Comune di Calenzano ad aver cambiato interpretazione di una norma rimasta invariata.
Ed è ancora più grave che tale decisione sia stata resa retroattiva per cinque anni, andando a colpire cittadini che hanno sempre agito in buona fede, sulla base delle informazioni ricevute dagli uffici comunali stessi.
Durante l’incontro con il Sindaco Carovani, l’Assessore Sansone, il Responsabile dell’Ufficio Tributi e una collaboratrice, quando è stato chiesto come mai – se la norma non è cambiata – questa interpretazione non sia stata applicata negli ultimi dieci anni, il tecnico ha risposto che non è stato possibile per carenza di personale.
Una motivazione inaccettabile, perché apre un paradosso evidente: se la mancanza di personale ha impedito di accertare in passato, allora chi risponde del presunto danno erariale che oggi viene addossato ai cittadini solo perché gli anni non sono ancora prescritti?
Non condivido questa impostazione.
La normativa (art. 107 del D.Lgs. 267/2000) distingue i poteri politici da quelli gestionali, ma non esclude affatto che la Giunta comunale possa dare indirizzi di opportunità e di merito politico, anche in materia tributaria, quando si tratta di stabilire la decorrenza di un nuovo orientamento interpretativo o di decidere se applicarlo con effetto retroattivo.
In altre parole, la politica può e deve scegliere se un cambiamento interpretativo, non imposto da nuove norme, debba valere solo per il futuro.
Mi risulta che Comuni vicini come Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino non abbiano intrapreso azioni analoghe, e verificherò nelle prossime settimane le scelte effettuate anche da Scandicci, Signa e Lastra a Signa, perché da quanto emerge nessuno sembra essersi mosso in questa direzione di recupero retroattivo.
Calenzano appare isolato.
Il nostro Comune risulta oggi l’unico nella Piana Fiorentina ad aver deciso di recuperare tributi su cinque anni passati, nonostante la materia sia controversa e interpretabile.
Trovo inaccettabile che durante l’incontro sia stato detto ai cittadini che “è bene fare ricorso, così si crea giurisprudenza”.
La giurisprudenza non può essere pagata dai cittadini di Calenzano.
Ancora più inopportuna è stata l’affermazione secondo cui “gli altri Comuni non fanno bene il loro lavoro” perché non avrebbero intrapreso azioni simili:
una frase che suona come un alibi per legittimare la propria scelta e gettare discredito sull’operato altrui, e che denota anche un atteggiamento poco rispettoso e, a tratti, arrogante nei confronti dei colleghi tecnici e amministratori dei territori limitrofi.
Fino al 2022 gli uffici comunali offrivano assistenza nella compilazione dei modelli F24 per l’IMU: è quindi paradossale e ingiusto che oggi si chieda di pagare tributi per annualità in cui era lo stesso Comune a fornire le indicazioni di versamento.
Non basta rinunciare alle sanzioni: serviva chiarezza preventiva e una comunicazione trasparente.
Un’altra strada era possibile.
L’Amministrazione avrebbe potuto – e dovuto – stabilire una decorrenza dal 2025, comunicando pubblicamente ai cittadini la nuova interpretazione e rinunciando ai recuperi pregressi.
Si sarebbe così rispettato il principio di affidamento e garantita equità con i Comuni vicini, evitando tensioni e sfiducia.
Il ruolo della politica
Dire che la politica non può dare indirizzi significa rinunciare al proprio ruolo.
Il Sindaco e la Giunta hanno pieno diritto – e dovere – di orientare le politiche tributarie del Comune, assumendo scelte di merito sulle questioni che incidono sulla vita dei cittadini.
Ritengo pertanto necessario che Calenzano riveda questa impostazione e che la Giunta approvi un atto di indirizzo per fissare la decorrenza corrente delle nuove interpretazioni IMU, sospendendo l’applicazione retroattiva.
Nei prossimi giorni mi confronterò con il mio gruppo per in Consiglio una mozione su questo tema, affinché la politica torni a fare la politica, e non a nascondersi dietro gli uffici.
Maria Arena
Capogruppo Pd – Centrosinistra Insieme





