Associazione Nazione Rom: “Falchi sospenda l’ordinanza di sgombero dell’edificio in via Ponte a Giogoli”

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Foto tratta da Facebook

Vi abbiamo riportato la notizia dello sgombero dell’edificio occupato in via Ponte a Giogoli all’Osmannoro per ordine del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi (LEGGI QUI).Di seguito vi proponiamo il comunicato stampa dell’Associazione Nazione Rom:

Il 27 giugno 2017, il Sindaco Lorenzo Falchi del Comune di Sesto Fiorentino, ha notificato a cinquanta cittadini di etnia Rom, tra cui 16 minorenni, tutti domiciliati in Via Ponte a Giogoli, loc Osmannoro, in un edificio di proprietà Ikea, l’ordinanza sindacale n. 328. Il primo cittadino ha richiesto l’ “abbandono immediato della struttura entro e non oltre le ore 12.00 del 10 luglio 2017”. Il documento fa riferimento a presunte carenze sanitarie e mancanza di servizi igienici ed acqua.

Stamani, Mihai Nicolae, delegato locale del Consiglio Nazionale dei Rom, Sinti, Caminanti (RSC) e Marcello Zuinisi,legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR) hanno notificato al Sindaco Falchi la “sospensione dell’ordinanza sindacale” e “contestuale richiesta di incontro tra Comune di Sesto Fiorentino, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Ministero Lavoro, Agenzia Coesione Territoriale, RSC” implementando la Strategia Nazionale e gli schemi di governance e di inclusione.

Nel documento viene richiamato quanto notificato al Sindaco Gianni Gianassi, il 20 luglio 2010, da UNAR e la proposta di “realizzare interventi strutturali volti a consentire alla comunità Rom una sistemazione abitativa dignitosa ed un inserimento nel contesto sociale e lavorativo cittadino”.

Purtroppo la lettera di UNAR rimase lettera morta: Gianni Gianass, unitamente all’ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi, a quello attuale Dario Nardella, al Sindaco di Scandicci Sandro Fallani dettero il via ad una serie infinita di sgomberi: il 16 giugno 2011 dal campo di Ponte a Quaracchi, il 9 aprile 2013 da un terreno di Quaracchi, il 3 dicembre 2013 da Via Sette Regoli a Scandicci, il 25 maggio 2015 dall’ex Cnr sempre a Scandicci, il 29 settembre 2015 dal Capannone di Quaracchi.

Fu proprio durante l’ultimo sgombero che la rappresentanza dei RSC realizzò un video informativo: una testimonianza dell’assoluta mancanza di un piano di inclusione ed alloggio alternativo da offrire alle famiglie, denunciando le irresponsabilità dell’Assessore al Sociale di Firenze Sara Funaro.

Dopo lo sgombero, ottanta di centoventi cittadini presenti nel Capannone si spostarono di poche centinaia di metri, entrando in un terreno privato in Via Lucchese, sempre nel Comune di Sesto, dove sono state edificate nuove baracche. Altri quaranta presero possesso dell’edificio abbandonato di proprietà Ikea. Tra loro, 14 minorenni, tutti iscritti e frequentanti le scuole ed altri due in età non scolare. Ai quaranta si sono aggiunti recentemente altri 10 cittadini Europei, sempre di etnia Rom.

Il Sindaco Falchi è stato informato che l’Europa ha finanziato i piani FES, FESR, FEASR 2014 – 2020, PON METRO 2014 – 2020 (894.000.000 euro) e PON INCLUSIONE 2014-2020 (1.250.000.000 euro) nei quali, la cifra economica complessiva destinata all’Italia, è di 32 miliardi di euro: il 20% è destinato a promuovere inclusione sociale di senza fissa dimora e RSC.

Ad oggi il denaro è sparito, i progetti inesistenti. Per questo motivo ANR si è rivolta ai Carabinieri ed all’ ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione denunciando una FRODE EUROPEA: il Consiglio dell’Autorità, nell’adunanza del 26 ottobre 2016, ha deciso di trasmettere gli esposti alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. La denuncia, arricchita di nuove testimonianze è stata nuovamente notificata, il 08.06.2017, all’ Anticorruzione: la Presidenza del Consiglio dei Ministri formalmente denunciata per omissioni ed abusi.

Al fine di accertare la verità dei fatti e l’inesistenza di condizioni igieniche precarie, usate come giustificazione dal Sindaco Falchi, per procedere allo sgombero, invitiamo media, tv, radio e carta stampata ad incontro e conferenza stampa c/o Via Ponte a Giogoli, lunedì 3 luglio 2017 ore 17.00″.

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