“La Giunta si attivi per azzerare le liste di attesa per l’accesso ai servizi educativi pubblici di prima infanzia.
L’asilo nido è più importante di quanto si possa immaginare, non soltanto perché il bambino impara a socializzare, capacità di cui è già dotato, ma perché nei primi tre anni di vita si forma la sua personalità.
E’ proprio tramite il confronto con gli altri che inizia ad imparare a conoscere se stesso e a realizzare i propri pensieri e desideri.
Purtroppo siamo venuti a conoscenza che vi sono famiglie residenti rimaste fuori (sia per l’asilo pubblico che per il privato) in ogni fascia:
– quella dei “piccoli”(fino a 12 mesi)
– dei “medi”(da 12 mesi a 20 mesi)
-dei “grandi” (da 20 mesi in poi).
L’amministrazione dovrebbe comprendere che tali servizi, oltre ad essere un valore aggiunto per il percorso di sviluppo dei bambini, sono essenziali per agevolare la conciliazione dei tempi casa/lavoro dei genitori, in particolar modo delle mamme lavoratrici. E’ fondamentale riflettere sul fatto che ciò si tratti di un tema che indirettamente coinvolge anche le imprese e da cui discendono aspetti di carattere pedagogico, sociale ed economico.
Probabilmente può avere influito anche il bando “nidi gratis” della Regione Toscana e proprio per questo, oltre a risolvere la criticità imminente, dobbiamo già pensare al futuro per non trovarci il prossimo anno nella stessa situazione.
In tal senso ho già presentato un’interrogazione per il prossimo consiglio comunale al fine di chiedere come si intenda alleviare il disagio delle famiglie rimaste senza un posto e quali azioni si vogliano mettere in campo per il futuro“.
Daniele Baratti – Capogruppo gruppo consiliare Lega Calenzano