Blocchi del traffico: ecco come evitarli

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Inquinamento
Pixabay

Attualmente, il modo più semplice per evitare i blocchi del traffico è avere un’auto ibrida. Ma non è detto che siano tutte realmente “pulite”.

La Ue ha fissato limiti piuttosto severi alle concentrazioni di sostanze inquinanti nell’aria (direttiva 2008/50, recepita a livello nazionale dal Dlgs 155/2010). E l’Italia è tra i Paesi che è sotto procedura d’infrazione, perché sfora ripetutamente questi limiti.

Questo ha portato molti comuni, compresi quelli della piana fiorentina, a predisporre il blocco delle auto fino addirittura agli ultimi modelli Diesel Euro 6.

L’unica scappatoia è avere un’auto ibrida a cui le amministrazioni locali permettono di circolare talvolta anche nelle zone Ztl, inoltre per il clienti possono risultare più vantaggiose avendo anche costi di acquisto e complicazioni di utilizzo più bassi rispetto alle auto elettriche. Ma come detto non tutte le ibride sono uguali.

Ibrido

Nel libretto di circolazione vengono classificate ibride anche le auto cosiddette micro hybrid e mild hybrid. Sono i modelli in cui la parte di propulsione elettrica è limitatissima e non apporta benefici sensibili su consumi e inquinamento, se non nei cicli di prova seguiti in fase di omologazione. La maggior parte delle vetture ora definite ibride sono mild hybrid. Attualmente l’unica casa automobilistica che garantisce un full Hybrid è Toyota (e Lexus nel segmento luxury), che ha introdotto la tecnologia ibrida da oltre vent’anni nel mercato automobilistico.

Attualmente tutti gli ibridi possono circolare nonostante i blocchi del traffico, ma è importante capire la differenza soprattutto in previsione di una maggiore selettività negli ibridi da parte degli amministrazioni locali.

ARTICOLO REDAZIONALE

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