Brunori (Lega) e Mengato (FdI): “Grave che le farmacie comunali non effettuino tamponi ai bambini”

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I bambini sono ingestibili.
E’ questa la motivazione che ci è stata fornita da Farmacie Comunali alla nostra domanda sul perché non si effettuassero tamponi ai bambini sestesi.
Questo il primo commento di Daniele Brunori che poi continua: “Certo, siamo consapevoli che non sia operazione facile – chi è genitore di un under 5 come il sottoscritto lo sa benissimo – e comprendiamo le motivazioni del Direttore Turco (del quale abbiamo apprezzato gentilezza e competenza) che nella seduta della commissione di vigilanza e controllo ci ha comunicato di non disporre di personale ad hoc per i bambini, in quanto, sostiene Turco, occorrerebbero infermieri pediatrici specializzati.

Da parte nostra però non possiamo non sottolineare che questo rifiuto di “gestire” i bambini porta grandi disagi alle famiglie sestesi costrette a rivolgersi altrove, e spesso ad uscire dal Comune per effettuare i tamponi in altre città. Ci sembra venga meno quella funzione sociale delle Farmacie Comunali che dovrebbero fornire un servizio ai cittadini anche quando questo potesse comportare un extra costo (come assumere un’infermiera pediatrica), un extra costo che crediamo potrebbe essere comunque coperto dagli incassi dei tamponi stessi”.

Dello stesso avviso Stefano Mengato, capogruppo di Fratelli d’Italia, anch’egli presente alla seduta della Commissione: “La funzione sociale, più volte ricordata dalla dott.ssa Campostrini e dalla Consigliera Falchini, non può essere limitata al non optare per la cassa integrazione ai dipendenti o alla riduzione dell’Iva sugli assorbenti, in questo momento delicato si dovrebbe pensare anche alle famiglie sestesi e ai loro figli”.

Quanto agli incassi, sembra che che il 2021 si sia chiuso con una perdita (nel 2020 Farmacie Comunali perdevano oltre 300 mila euro), nonostante, appunto, gli extra introiti dovuti ai tamponi e nonostante le altre farmacie del territorio siano cresciute già nel 2020 di oltre il 20% rispetto all’anno precedente.

Cioè, mentre l’incidenza della pandemia ha avuto generalmente un riscontro positivo sui fatturati delle farmacie, i bilanci delle Farmacie Comunali di Sesto soffrono con perdite ingenti, sebbene i vertici e i commissari della maggioranza minimizzino o chiamino in causa proprio la pandemia.
Purtroppo, la sensazione è che le perdite siano strutturali e dovute ad errori di gestione, che hanno comportato una forte decrescita delle ricette elaborate, la diaspora dei medici di famiglia e una serie di investimenti quantomeno avventati (e senza un piano di rientro) in beni strumentali.

Ieri è stata una tappa fondamentale per capire la questione tamponi ma anche per impostare un focus importante sulla partecipata più importante del Comune di Sesto Fiorentino, una partecipata che preoccupa noi ed i nostri concittadini.
Sicuramente approfondiremo il tema non appena sarà depositato il bilancio 2021 e avremo delle previsioni sul 2022; e prima di allora chiederemo nuovi dati per capire la gravità della situazione e comprendere se sono possibili dei correttivi.

Dispiace, infine, aver ravvisato in alcuni componenti della maggioranza un atteggiamento quasi ostruzionistico nell’organizzazione di questa commissione, ribadito anche dal tono delle dichiarazioni di alcuni commissari ieri, da cui traspare una certa intolleranza a quell’attività di vigilanza e controllo che, invece, rappresenta una componente fondamentale della vita democratica di questa città.
Forse qualcuno già rimpiange lo scorso quinquennio e la sua opposizione impalpabile.
Ci dispiace per loro – concludono i consiglieri di opposizione – ma nell’interesse dei nostri concittadini, continueremo e – anzi – intensificheremo la nostra attività di pungolo e controllo dell’attività della maggioranza, con buona pace dei loro consiglieri e di quelle figure istituzionali che, sulla carta, dovrebbero essere super partes.

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