Calenzano, D’Elia (FdI): “Flop reddito di cittadinanza, di chi è la colpa?”

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Il 4 novembre scorso Americo D’Elia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Calenzano, aveva presentato un’interrogazione sul reddito di cittadinanza.

Sono 92 le persone che a Calenzano ricevono il reddito di cittadinanza, tanto si apprende dalla risposta dell’assessore Pelagatti che ha risposto ad Americo D’Elia che il 4 novembre aveva presentato un’interrogazione a risposta scritta sul reddito di cittadinanza percepito dai residenti a Calenzano e l’inclusione sociale mediante il patto per il lavoro. 

La cosa grave è apprendere che ad ogginNessuno di essi viene impiegato, nonostante la legge Il D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, Convertito in legge, con modificazioni dall’ art. 1, comma 1, L. 28 marzo 2019, n. 26.  Stabilisce all’ Art. 4.il Patto per il lavoro e Patto per l’inclusione sociale.

Tale, al punto 15, recita che il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti.

A dire del Comune la colpa è del Ministero che non accredita l’amministrazione al portale che permette di accedere ad eventuali patti d’inclusione, ma riteniamo assurdo che il Comune continui invece a stipulare convenzioni costose come appunto quella della riapertura del parco del Neto a settembre 2019 dove ha preferito stanziare 16000,00 euro di fondi comunali per pagare associazioni del territorio per la sola sorveglianza del parco senza prima interessare queste 92 persone che dovrebbero farlo gratis

La legge è chiarissima, queste persone devono offrire la propria disponibilità e per tanto le invitiamo a recarsi dall’assessore per chiedere di essere inseriti in percorsi sociali utili alla collettività”.

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