“Se a Bibbiano risulteranno esserci delle attività penalmente rilevanti, come esempio false relazioni o procedure disattese da parte degli attori che sono tenuti a compierle, non è questione di fragilità del sistema bensì di reato, già pesantemente punito dalle norme vigenti”. L’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Pelagatti risponde ad una mozione presentata in Consiglio Comunale dal gruppo misto, nella quale si chiedeva al Comune di promuovere una riforma del sistema degli affidi.
“Sul nostro territorio – ha detto l’Assessore Pelagatti – c’è un numero adeguato di assistenti sociali, che svolgono le valutazioni, in collaborazione con il servizio psicologico dell’ASL, con il massimo scrupolo. In tutta la procedura sono coinvolti più professionisti e la decisione finale è comunque sempre deputata al Tribunale dei Minori o al Giudice Tutelare”.
In occasione del “mese dell’affido”, che cade proprio ad ottobre, è stato diffuso un comunicato stampa dell’Ordine degli Assistenti Sociali, di cui ha dato notizia lo stesso Assessore Pelagatti. Nel comunicato si ribadisce la correttezza delle procedure di affido e si chiede il coinvolgimento delle figure professionali deputate, in caso di modifiche legislative, che in ogni caso non potranno essere effettuate “a furor di popolo”.
La mozione chiedeva, tra le altre cose, un monitoraggio degli affidi attivati: “Questo avviene già – ha precisato Pelagatti -, ogni anno anche la nostra Società della Salute comunica i dati alla Regione e ogni singolo comune può verificare i casi presenti sul territorio. Il problema reale è la carenza delle famiglie affidatarie che, anche a causa di campagne di stampa come quelle legate ai fatti di Bibbiano, sono sempre più difficili da reperire”.
Comune di Calenzano