Camilla Sanquerin risponde a Becattini circa il debito del PD sestese

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La politica sestese si tinge di un nuovo giallo. Lunedì scorso il commissario del Pd di Sesto Fiorentino Lorenzo Becattini ha dichiarato, attraverso un comunicato stampa, che il partito ha eredito dalla precedente gestione un debito di circa 35mila euro nei confronti dell’Unione Metropolitana e di altri soggetti (LEGGI QUI).

Per un commento su questa situazione, tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva Camilla Sanquerin, ex segretario comunale del Pd, ora membro dell’associazione Per Sesto.

I rapporti economici tra i due livelli del partito non sono una notizia. Si trasformano i rapporti economici in una discussione politica. C’erano delle pendenze, l’ha detto anche il segretario metropolitano Fabio Incatasciato, poi, però, è subentrata la crisi politica e così le priorità sono diventate altre. Becattini conosceva questa situazione. C’erano delle sospese economiche nei confronti della federazione che avevano, però, delle giustificazioni, di cui tutti erano al corrente. Si ricordi che la gestione era unitaria, tutti erano coinvolti e corresponsabili delle scelte. Le due partite non ammontano a 35mila euro, ma a 24mila. Il resto, evidentemente, è stato maturato dal primo luglio, quando non ero più segretario. Qualcuno ne risponderà, immagino Becattini. Quando mi sono dimessa dalla carica di segretario, non c’era nessuna pendenza con soggetti esterni al Pd. Tutto quello che riguardava soggetti terzi era stato regolarizzato. Il fatto che la situazione economica fosse difficile, era noto a tutti. Questa situazione, di cui ero molto preoccupata, l’ho sempre fatta presente all’interno del partito. La sofferenza economica era dettata da molti fattori come il tesseramento, un diverso modo di concepire il partito e gli amministratori, molto avari, quelli della giunta Biagiotti, nel versamento dei contributi.

Per quanto riguarda l’Unione Metropolitana, le due partite erano quasi equivalenti, dieci e quattordicimila euro, ed erano date da due cose.
La prima: quattordicimila euro delle primarie nazionali tra Renzi e Cuperlo. Era stato stabilito che le Unioni Comunali dessero i ricavi delle primarie all’Unione Metropolitana e si tenessero gli incassi delle primarie per i sindaci che Sesto Fiorentino non ha fatto. Abbiamo, quindi, rinunciato ad un importante fonte di finanziamento per il partito. Così comunicammo all’Unione Metropolitana che non eravamo in grado di versare i soldi per le primarie nazionali.

L’altro capitolo riguarda la festa metropolitana. Per lo spazio alle Cascine per la festa del 2014 ci hanno chiesto ventimila euro, cifra sproporzionata – come dicemmo all’Unione Metropolitana a festa ancora in corso – per le potenzialità d’incasso di quello stand, data la posizione e il numero di coperti che avevamo. Abbiamo versato i primi diecimila euro, con l’intenzione poi di rinegoziare la cifra, proponendo di chiudere intorno ai quindici-sedicimila euro. Non abbiamo ricevuto risposta alla proposta. Anzi: alla fine della festa, i soldi sono diventati ventiduemila perché venivano richiesti duemila euro extra per ripartire, tra le Unioni Comunali, alcune spese in più che la festa aveva avuto. Chiaramente non abbiamo versato il resto dei soldi. Non capisco la meraviglia, a meno che non si voglia insinuare che qualcuno operava in modo poco serio sui conti del partito. Non si tratta di una scoperta straordinaria fatta da Becattini e dai suoi nuovi amichetti sestesi“.

Camilla Sanquerin ha parlato anche della situazione politica sestese e dei progetti futuri dell’associazione Per Sesto: “E’ uno scenario nuovo. Mai come ora, il Pd rappresenta una piccola parte della città, un solo lato della sinistra sestese. E’ diventato un luogo molto chiuso, nonostante si dica il contrario. A fine gennaio si terrà il congresso, anche se il partito ha deciso di ascoltare una sola campana. Questo fa molto male al futuro della politica di Sesto. Al momento il solo candidato a diventare segretario comunale è Alessandro Baldi (attuale presidente della Pro Loco, ndr). Ho lavorato tanti anni con lui, gli auguro ogni bene in caso di elezione. E’ una persona degna, ma è rappresentante di un mondo moderato, lontano dalla storia di piazza Ginori.

Spero che la sinistra sestese trovi la forza di presentarsi ai cittadini per governare nuovamente la città, ma guardando avanti, senza fare i revival. Penso che il futuro della città possa essere ancora di sinistra, come lo è stato il passato. Come Per Sesto si presenterà alle elezioni comunali? E’ ancora presto per dirlo. In generale: chiunque si presenti da solo, sbaglierebbe. Al di là della forma e delle etichette, è importante ricostruire un progetto del centrosinistra. Abbiamo parlato con altre forze politiche, come Sesto Bene Comune e Alternativa Libera. In più venerdì 22 gennaio a Padule faremo un’assemblea dei nostri iscritti”.

STEFANO NICCOLI

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