Campi, le liste di Adriano Chini denunciano Emiliano Fossi al Corecom

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Si fa sempre più incandescente il clima elettorale a Campi Bisenzio, soprattutto tra Adriano Chini ed Emiliano Fossi. Come si legge in un comunicato dell’ufficio stampa dell’ex sindaco, le liste in suo sostegno (Sinistra Italiana, FareCittà e Sì parco-No aeroporto, no inceneritore) hanno denunciato l’attuale primo cittadino al Corecom. Ecco quanto si legge:

“Le norme sono uguali per tutti e vanno rispettate. Tuttavia c’è chi si ritiene al di sopra delle medesime e sfrutta la sua posizione per avvantaggiarsi in campagna elettorale. Un fatto questo che non è sfuggito ai rappresentanti delle liste (FareCittà, Sinistra Italiana, Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore) che sostengono Adriano Chinialle Comunali del prossimo 10 giugno. Infatti hanno denunciato il sindaco uscente, Emiliano Fossi, al Corecom della Toscana (Comitato Regionale per le Comunicazioni) per violazione dell’art. 9 della L. 22/02/2000 n. 28, “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”.

In pratica il primo cittadino in scadenza ha inviato, con protocollo del 18 maggio, una lettera a 5mila famiglie in cui avvisava dell’imminente inizio dei lavori in via Santa Maria per il rifacimento della medesima, con lo scopo di realizzare la rete fognaria, il posizionamento della fibra ottica e della nuova illuminazione pubblica. Secondo Fossi, come recita la missiva, si tratterebbe di un intervento della durata di quattro mesi, a partire dal 4 giugno, che rappresenta uno dei punti cardine del suo mandato legislativo.

Appare evidente che siamo di fronte a una palese violazione della legge in questione – dicono i firmatari dell’esposto -, in quanto l’art. 9 rimarca l’assoluto divieto alla Pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace svolgimento delle funzioni. Quindi, a nostro parere, l’informazione doveva essere trasmessa agli interessati in forma istituzionale, a nome dell’Ente locale, o tutt’al più, da chi ha la responsabilità dei rapporti con l’esterno in campagna elettorale: ovvero da un dirigente o da un funzionario del Comune. Non toccava certo al sindaco in persona rivolgersi alla cittadinanza, anche in ragione del fatto che lo stesso Fossi ricorda ai destinatari che queste opere rientrano nel suo programma elettorale. Si tratta di un comportamento oltremodo scorretto che ci auguriamo venga sanzionato con la necessaria severità dall’autorità competente. Non è tollerabile che ci si approfitti della propria carica per prevaricare gli altri e negare così la par condicio‘”.

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