“Siamo davanti a una crisi che rischia di diventare senza precedenti a causa di un aumento dei costi insostenibile: occorre passare subito dalle parole ai fatti e mettere in campo soluzioni rapide e concrete. Il caro energia sta mettendo in ginocchio il terzo settore, oltre che famiglie ed imprese: rischiamo di veder scomparire parte delle associazioni di volontariato e con loro un fondamentale pezzo di welfare su cui si poggia la Toscana, come gran parte dell’Italia. Oggi la nostra proposta è di concedere agli enti locali di utilizzare dei fondi, nello specifico parte di quanto accantonato nel Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (Fcde), per poter finanziare contributi a beneficio di quei soggetti maggiormente in difficoltà. Nessuno come un sindaco conosce i territori e ha la possibilità di confrontarsi con le realtà locali per identificare quelle più colpite”.
È la proposta anti bollette salate lanciata oggi in una conferenza stampa da Emiliano Fossi, candidato del centrosinistra nel collegio uninominale della provincia di Firenze per la Camera dei deputati.
“Si tratterebbe di una soluzione temporanea di fronte a un problema urgente, che rischia di aggravarsi ulteriormente nel prossimo autunno. I Comuni – aggiunge Fossi – procederebbero a svincolare una percentuale del Fcde, destinando quelle risorse alle categorie più bisognose. Dovremo essere rapidi, considerando che l’ultima variazione di bilancio può essere effettuata entro il 30 novembre, mentre a livello centrale da parte dello Stato dovrà esserci l’impegno a rifondere integralmente le somme di questa variazione. Per recuperare i fondi, si può pensare anche a introdurre strumenti ancora più efficaci per il contrasto all’evasione fiscale, un tema oggi non sufficientemente sviluppato”.
“Il nuovo Parlamento – dice Fossi – dovrà adottare una mentalità diversa e avvicinarsi ai bisogni delle famiglie e della rete della sussidiarietà, ascoltarli di più, e abbracciare quel pensiero solidale che ben conosciamo nel nostro territorio e del quale mi impegno a dare esempio alla Camera. Altrimenti il distacco dalle persone, con le difficoltà che ci attendono, sarà insostenibile. E pericoloso.”
“Il tema del caro energia rappresenta una sfida imprescindibile – conclude Emiliano Fossi – non solo una questione economica generale ma anche di equità sociale. Come sinistra stiamo lavorando per trovare gli strumenti migliori per stare concretamente a fianco del terzo settore, delle famiglie e delle aziende. L’energia è un bene essenziale, sia sul fronte del lavoro che nella quotidianità delle persone”.