Lo scorso 12 ottobre un team di volontari IHP si era recato nel Comune di Calenzano a seguito di una telefonata ricevuta da un cittadino, che segnalava la presenza nel suo terreno di un cavallo ferito che stazionava pressoché immobile nello stesso punto da due giorni.
L’associazione, dopo aver allertato ASL e Carabinieri ottenendo l’arrivo di un veterinario pubblico, aveva proceduto a un difficile recupero della cavalla, provvedendo poi a trasportarla in tarda serata in un luogo sicuro per prestare le cure del caso. Il veterinario ASL presente aveva constatato l’apparente età di circa 4 anni e l’assenza di microchip identificativo: si trattava quindi di un “cavallo vagante” e per questo motivo l’associazione aveva provveduto la mattina seguente a scrivere al Sindaco di Calenzano affinché emanasse un’Ordinanza di affidamento provvisorio e di identificazione dell’animale, come previsto in questi casi.
Non ottenendo risposta, inviava una nuova lettera urgente al Sindaco e stavolta anche all’Asl, chiedendo di regolarizzare l’animale. Non solo: nella lettera IHP chiedeva a Comune e Asl di verificare quanto segnalato dai cittadini della zona, e cioè che la cavalla apparterrebbe a una persona del luogo che ne deterrebbe altre decine, molti dei quali non identificati e semi-inselvatichiti, come lo era questa ritrovata ferita.
Nei giorni successivi, perdurando il silenzio delle Autorità, IHP tentava di mettersi in contatto telefonicamente con il Sindaco: ma dalla sua segreteria si veniva rimandati al Segretario comunale e da questi alla Polizia Municipale, senza riuscire a ottenere risposte sulla questione.
Nel frattempo IHP ha provveduto a curare la cavalla, le cui condizioni erano di gravissima trascuratezza: oltre alle profonde ferite alla gamba (probabilmente causate da uno dei recinti divelti dai quei cavalli che spesso sconfinano alla ricerca di cibo), aveva centinaia di zecche e una infestazione massiva di pidocchi, nonché una verminosi. Come se non bastasse, dagli esami del sangue effettuati nei giorni successivi era emerso che la povera cavalla era positiva alla ehrlichia e alla babesia, malattie per cui è attualmente in cura. Terapie costose che IHP sta pagando ma che dovranno essere sostenute dall’Amministrazione comunale, trattandosi di cavallo ufficialmente “di nessuno” ritrovato sul territorio, con tanto di verbale di un pubblico ufficiale.
Oggi IHP ha inviato una diffida al Sindaco di Calenzano e al responsabile del Dipartimento veterinario dell’Azienda Sanitaria di Firenze–setting Nord Ovest, chiedendo di ottemperare ai propri doveri. In mancanza, l’associazione sarà costretta a rivolgersi ai propri legali.
Dichiara Sonny Richichi, presidente IHP: “E’ una situazione assurda, in cui la totale mancanza di dialogo e di collaborazione tra le autorità preposte (Comune e Asl) fa sì che la nostra associazione, pur avendo operato correttamente, si trovi in una situazione di grave disagio, dato che senza identificazione e profilassi sanitaria la cavalla non è nemmeno movimentabile. Per non parlare delle spese che sta anticipando per le cure. Allargando il discorso, lascia sgomenti questa inerzia sulla situazione in generale, e cioè sulle decine di cavalli incontrollati segnalati dai cittadini, che potrebbero causare altri rischi per l’incolumità sia degli animali che delle persone”.
IHP
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