Cavalli, sciopero con presidio: “Piano dell’azienda inaccettabile”

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Marchio Roberto Cavalli

Auguri Roberto!“. E’ iniziato ironicamente con la ‘celebrazione’ del 76° compleanno di Roberto Cavalli, che cadeva proprio ieri, il presidio dei lavoratori dello stabilimento della griffe Cavalli e di Cgil- Cisl-Uil di categoria davanti all’entrata di via Edison all’Osmannoro. L’iniziativa di protesta – scrive La Nazione– , con striscioni e anche un particolare buffet con olio di stagione e crostini toscani e con cavolo nero, era stata organizzata, ieri mattina, nell’ambito dello sciopero dei dipendenti proclamato per l’intera giornata dopo l’esito decisamente poco positivo dell’incontro tra azienda e sindacati tenuto venerdì scorso. “Non c’è stato alcun passo avanti da parte dell’azienda durante il confronto – spiega infatti Bernardo Marasco Filctem Cgil – e la sola proposta che ci è stata fatta è quella di un indennizzo di quattro mensilità ai lavoratori in esubero sotto i cinque anni di anzianità di servizio, cinque per chi è tra i cinque e i dieci anni di servizio, sei per i dipendenti con più di dieci anni di servizio. Proposta che, chiaramente, è insufficiente ed irricevibile perché la dirigenza deve negoziare con il sindacato la struttura della riorganizzazione prevista”.

Secondo il piano presentato dall’azienda ad ottobre sarebbero ben 115 gli esuberi previsti a livello nazionale, 77 dei quali solo nella sede di Firenze: “Paradossalmente – continua Marascol’azienda continua a dire di voler puntare al rilancio dell’attività nello stabilimento di Firenze a discapito anche del polo di Milano che viene chiuso ma, dall’altra parte, stabilisce un numero così alto di esuberi e soprattutto chiude la stamperia da sempre considerata il simbolo e il punto forte della attività di Cavalli. Ci sembra decisamente una cosa curiosa e difficile da capire”.

(l’articolo integrale nel quotidiano in edicola)

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