Come da copione, Sindaco e Maggioranza nel Consiglio del 3 febbraio scorso hanno respinto la mozione presentata dal Gruppo “Sinistra per Calenzano – Per la Mia Città” in cui si chiedeva di effettuare una verifica approfondita, in una apposita seduta del Consiglio comunale, sui lavori della terza corsia autostradale e delle opere ad essa connesse che riguardano il nostro territorio.
La mozione partiva dalla preoccupazione per le possibili ricadute negative che il dibattito a livello nazionale sulla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia avrebbe potuto avere sul completamento delle opere, soprattutto quelle cosiddette di compensazione.
Infatti, ad oltre 10 anni dall’inizio dei lavori, una parte importante delle opere approvate in sede di VIA e nella conferenza dei servizi del 2009 – il parco delle Carpugnane, le piste ciclabili Cassiana-Carraia-Calenzano e quella lungo il torrente Chiosina – non solo non è ancora stata realizzata, ma addirittura non è neppure stata oggetto di contrattualizzazione. Insomma, 10 anni perduti.
Poteva essere un’occasione per tutti, Giunta municipale compresa, per una ricognizione puntuale sui lavori, sui tempi di completamento delle opere, in grado di rafforzare la capacità di interlocuzione dell’Amministrazione con Società Autostrade e Regione Toscana, svincolandosi – come nuova Amministrazione insediatasi dal giugno scorso – anche da quei farraginosi rapporti intessuti con il concessionario dalle Amministrazioni precedenti e ben descritti dall’intervento del Sindaco.
Invece niente da fare: nel dibattito in Consiglio da parte della maggioranza si è arrivati addirittura a bollare come offensiva la richiesta di una verifica, il che la dice lunga sulla considerazione per il ruolo di controllo del Consiglio comunale, che viene sempre di più vissuto con fastidio da parte di questa Amministrazione.
Quella che viene oggi presentata come pretesa assurda è stata prassi costante nel primo decennio del secolo: dal 1999 al 2009 il Consiglio comunale, su iniziativa della Giunta di allora, è stato chiamato per ben 5 volte ad esprimersi sulla terza corsia autostradale con atti di indirizzo che hanno accompagnato lo svolgimento della progettazione preliminare, la Procedura di VIA e la Conferenza dei servizi, con osservazioni puntuali nel merito dei progetti presentati dal concessionario. Nel decennio successivo invece non risulta che il Consiglio comunale sia mai stato investito da una discussione sui progetti delle opere connesse alla terza corsia, anche quando sono state apportate modifiche rilevanti ai progetti che erano stati validati dal Consiglio stesso.
Comunque grazie alla discussione sulla mozione abbiamo capito meglio come sono andate le cose nei 10 anni trascorsi e sul perché si siano accumulati così rilevanti ritardi: tutto il potere contrattuale dell’Amministrazione invece che essere utilizzato per chiedere il rispetto dei tempi e degli impegni assunti, è stato speso per perseguire modifiche a volte maldestre ai progetti approvati nella conferenza dei servizi del 2009, da parte di chi aveva avuto tutte le occasioni e la possibilità di partecipare – nel decennio precedente – alla loro definizione. E tutto questo senza che il Consiglio abbia mai avuto modo di parlarne e di esprimersi nel merito.
Ecco: oggi, a partire da questa vicenda, chiediamo che si cambi finalmente strada e che si abbandonino gli atteggiamenti arroganti, per tornare ad una prassi di confronto e possibile condivisione che veda al centro il ruolo di indirizzo e controllo del Consiglio comunale.