Una “pagliacciata” non conosco termine migliore per definire l’annuncio del bonus sport presentato appena qualche giorno fa dall’assessore allo sport Laura Maggi.
Si annunciano aiuti alle famiglie con un bonus che può arrivare massimo a 150 euro in base all’isee e fino ad esaurimento fondi ed oggi arriva la delibera di un aumento drastico dei costi delle palestre usate dalle tante associazioni sportive di Calenzano.
Associazioni costrette già da alcune settimana ad aumentare le rette di oltre 60% in alcuni casi con aumenti che vanno oltre 200 euro a bambino.
Un aggravio che colpisce ancora una volta le famiglie, famiglie già devastate dal caro bollette e dal post covid.
Questa è la politica fallimentare della sinistra che nonostante sia già stata punita dagli elettori lo scorso 25 settembre continua nella politica della spugna, ovvero spremere le famiglie.
Potevano copiare il bando del comune di Firenze emanato a Luglio scorso che prevedeva il pagamento del bonus sport direttamente alle associazioni sportive con una semplice verifica di iscrizione dei ragazzi.
Associazioni che ricordiamo hanno subito anche loro, perdite dastriche per il covid e sono in forte difficoltà per i rincari .
Invece non hanno saputo nemmeno copiare il bando del Comune di Firenze.
Il bando emanato dal Comune di Calenzano prevede che si mostrino le ricevute entro novembre, ma tanti stanno pagando a rate e tanti in due tre rate, visto la retta lievitata come detto di oltre il 60%, che ricevute dovrebbe mostrare? Quanti, oggi hanno la possibilità di pagare tutta la retta?
Qualcuno si è sentito rispondere dal Comune “anticipi il pagamento per ricevere il bonus” risposta assurda visto che chi ha due, tre figli dovrebbe anticipare un intero stipendio e poi sperare nel suo isee per ricevere il massimo del bonus di 150 euro sempre che non finiscono i fondi. Quindi ribadisco il concetto di “pagliacciata” sopratutto quando annunci aiuti alle famiglie e dopo pochi giorni aumenti costi alle associazioni sportive che devono inevitabilmente aumentare le rette alle famiglie essendo tutte associazioni senza scopo di lucro.
Ormai sono scollegati dalla realtà, non parlano con la gente, non scendono in strada e sono sempre più lontani dai problemi reali delle famiglie, l’assessore dovrebbe indossare meno la fascia tricolore per le premiazioni nelle palestre e parlare di più con le famiglie che le fanno vivere quelle palestre.
Il Comune riveda immediatamente i costi delle strutture ed aiuti seriamente le associazioni sportive che offrono un servizio sociale e culturale importante alle famiglie.
Aumentare i costi delle strutture sportive in questo momento significa non aver ben compreso il momento che stiamo vivendo e significa danneggiare ancora di più associazioni e famiglie.
Americo D’Elia FDI Calenzano