Elezioni a Sesto, intervista ai candidati sindaco: Daniele Lorini (Sesto Popolare)

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Daniele Lorini

Con l’approssimarsi delle elezioni comunali, in programma domenica 3 e lunedì 4 ottobre, TuttoSesto ha intervistato i candidati sindaco su temi che dovranno essere affrontati nella prossima consiliatura.

A sfidarsi, lo sappiamo, saranno in sette:

  • Lorenzo Falchi, centrosinistra;
  • Gabriele Toccafondi, Italia Viva;
  • Giovanni Policastro, Movimento 5 Stelle;
  • Andrea Coffari, Italexit;
  • Luca Bandini, Movimento 3V;
  • Daniele Brunori, centrodestra;
  • Daniele Lorini, Sesto Popolare (lista composta da Rifondazione Comunista e Potere al Popolo), del quale vi proponiamo la nostra intervista esclusiva.

Qual è la sua posizione nei confronti della nuova pista dell’aeroporto di Peretola?
Non riesco a capire come dopo tanti anni che abbiamo sotto casa un centro di eccellenza di livello internazionale per università e ricerca, e un punto di interesse naturalistico come l’Oasi della Querciola, ancora non si sia fatto niente per valorizzarli e per creare buona occupazione attorno ad essi, integrandoli con la città. Invece si continua ad insistere su di un progetto, la nuova pista aeroportuale, che li danneggerebbe entrambi, oltre all’impatto ambientale per il consumo di suolo e per gli scarichi aerei. Che tipo di sviluppo è legato alla pista? Ma davvero vogliamo ancora puntare sul turismo mordi e fuggi e non ad un rilancio di attività che davvero potrebbero rappresentare la salvezza di un territorio come la Piana che è sempre più impoverito e in difficoltà. Ci sono città in Europa, anche più piccole, che campano solo per la presenza dell’università, qui abbiamo molto più. Sesto potrebbe diventare un centro di rilevanza anche internazionale se ci fosse la volontà politica di farlo”.

Centro cittadino: cosa fare? 
Sono anni che puntualmente, durante le campagne elettorali, si parla di come si sia svuotato il centro che, a parte il mercato del sabato e qualche evento isolato, è di fatto un quartiere abitato come gli altri, e che allo stesso modo ha subìto i processi che hanno portato i centri commerciali ad essere i luoghi più frequentati, luoghi in cui si privilegia il consumismo piuttosto che le relazioni sociali. I punti di interesse della città sono tutti decentrati: biblioteca, Polo scientifico, Parco della Piana, Teatro della Limonaia, Museo della Ceramica, eccetera. Per rianimare il centro servono una seria politica culturale e un impegno dell’amministrazione a mettere in relazione tra loro questi luoghi con le tante associazioni che animano il territorio e con le scuole, di modo da unire le persone e liberare le tante energie presenti, soprattutto nei più giovani, in progetti che rendano, non solo il centro, ma tutta la città più ricca e vivace”.

Parco della Piana, alberi cittadini, verde pubblico: come intende gestirli e, magari, valorizzarli?
Si continua a cementificare quando erano stati presi degli impegni di consumo zero del suolo e di un piano del verde non ancora realizzato. La variante Ginori prevede circa 5.000 metri quadri di supermercato e altrettanti che potrebbero essere destinati per valorizzare il museo di Doccia, con ad esempio un parco curato e una caffetteria e non per la costruzione di nuove abitazioni. Il Parco della Piana può essere collegato con una ciclabile alla stazione e si potrebbe alberare via del Pantano, per renderlo più fruibile in tempi non biblici. Serve anche un piano per il controllo e la cura del territorio circostante in stato di abbandono”.

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Daniele Lorini

Capitolo trasporti: a parte la tramvia, il suo programma prevede altre novità?
Di fatto Sesto è attraversata da una linea ferroviaria che con le sue stazioni potrebbe rappresentare una metropolitana di superficie, aumentando la frequenza dei treni ed estendendo gli orari. Attualmente le stazioni del Neto e Zambra sono in stato di decadenza e prive di utilità perché scollegate dalla restante rete di mobilità pubblica. Il servizio autobus soffre delle decisioni del PD, la gara unica regionale è finita nei tribunali con una paralisi nella gestione del servizio ATAF: i collegamenti con Campi, ad esempio, sono praticamente inesistenti. Servono collegamenti ciclabili tra circonvallazione nord e sud e con le stazioni ferroviarie e un servizio di bike sharing tra i Comuni della Piana, il tutto per rendere la macchina un’alternativa alla bici e ai mezzi pubblici e non il contrario“.

Quali sono le prime tre cose che farebbe in caso di elezione?
Dopo aver ringraziato i cittadini per la fiducia e il sostegno, lanceremo tre grosse iniziative di inclusione e partecipazione:

  • Costituzione di un osservatorio sulla buona occupazione: serve che il Comune vigili sulle condizioni di sicurezza e di sfruttamento nei luoghi di lavoro a fianco degli organismi preposti e in relazione con i sindacati;
  • Forum dell’ambiente e delle donne: due temi trasversali e da portare al centro dell’iniziativa del Comune, messi in relazione dalle lotte contro l’inceneritore di cinque anni fa e che tengono insieme la centralità della cura, delle persone e del territorio, ancora prevalentemente a carico delle donne, prive di veri riconoscimenti e sostegni materiali, se non con mimose e qualche iniziativa come quella dell’8 marzo.
  • Forum della cultura e della partecipazione: mettere attorno allo stesso tavolo le associazioni, i responsabili delle strutture e dei luoghi della cultura e il Comune per individuare, insieme, una linea culturale di eventi a cadenza annuale che favorisca la crescita e il rilancio della città“.

Perché i sestesi dovrebbero votarla?
Perché serve dare un segnale forte a chi vuole fare del nostro territorio un dormitorio, relegandoci tutto quello che non può stare all’interno di Firenze. Serve far capire che non si possono pianificare gli interventi calandoli dall’alto senza considerare chi li vive e i suoi bisogni. Serve valorizzare il patrimonio storico culturale della Sesto operaia e delle lotte che viene dal passato e metterlo a valore per le sfide del futuro ambientali e culturali. Dobbiamo uscire dal nostro angolo e unirci per mettere al centro della politica le persone e i loro bisogni, non il profitto e lo sfruttamento del territorio“.

STEFANO NICCOLI

 

 

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